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Galleria Umberto, “Il cornicione che ha ucciso Salvatore Giordano è del Comune di Napoli”: la perizia

Secondo il perito incaricato dal Tribunale di Napoli, il fregio che si staccò da un cornicione della Galleria Umberto I il 5 luglio del 2014, colpendo il 14enne Salvatore Giordano, è di proprietà del Comune di Napoli: il ragazzo morì in ospedale 4 giorni dopo. Nel 2017, però, le indagini nei confronti del sindaco de Magistris e dell’assessore Piscopo sono state archiviate.
A cura di Valerio Papadia
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Salvatore Giordano
Salvatore Giordano

Continuano le indagini sulla morte di Salvatore Giordano, il ragazzo di 14 anni colpito dal fregio ornamentale che si staccò da un cornicione della Galleria Umberto I di Napoli il 5 luglio del 2014: dopo 4 giorni di coma, il ragazzino morì all'ospedale Loreto Mare. Oggi, davanti al giudice monocratico di Napoli Barbara Mendia, il consulente tecnico incaricato dalla Procura di effettuare la perizia, Nicola Augenti, ha affermato che la parte dal quale il fregio ornamentale si è staccato, colpendo Salvatore, è di competenza del Comune di Napoli: il consulente è giunto a tale conclusione dopo una scrupolosa ricerca e un'attenta perizia effettuata sul monumento.

"Le posizioni di coloro che sarebbero i veri responsabili della tragedia sono state archiviate, pertanto si rischia che il processo si concluda con un nulla di fatto per la famiglia" ha dichiarato l'avvocato Sergio Pisani, che insieme ad Angelo Pisani rappresenta la famiglia di Salvatore Giordano. Nel 2017, infatti, il gip del Tribunale di Napoli ha archiviato le indagini nei confronti degli indagati, tra cui il sindaco Luigi de Magistris e l'assessore all'edilizia Carmine Piscopo.

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