Il cuore di Enzo, il medico morto di meningite, ha salvato la vita a un ragazzino di 14 anni

NAPOLI – Una vita spezzata e un'altra che, grazie alla prima, può avere una seconda possibilità. Questo ci insegna la storia di Enzo Di Stazio, il medico di 40 anni morto di meningite all'ospedale Cotugno di Napoli, il cui cuore, donato insieme agli altri organi dalla famiglia, salverà la vita ad un ragazzino di 14 anni di Scafati, nella provincia di Salerno, da tanto tempo in attesa di un donatore. I genitori di Alessio – questo il suo nome di battesimo – ha accolto con gioia la notizia di un cuore disponibile, parlando sui social network di "vita nuova" per il proprio figlio.
Come detto, per una vita che può ricominciare, una spezzata prematuramente. Enzo Di Stazio comincia ad accusare febbre alta a Capodanno: si fa dunque ricoverare alla clinica Villa dei Fiori di Mugnano, dove lavora come chirurgo. Le sue condizioni, però, peggiorano, e allora viene trasferito all'Ospedale del Mare, dove i sanitari intuiscano si tratti di una malattia infettiva. Arrivato al Cotugno, arriva la diagnosi di meningite e, purtroppo, la morte del dottore, ad appena 40 anni. I funerali si sono svolti ieri a Grumo Nevano, nella provincia partenopea, cittadina di origine del chirurgo. In lutto anche la comunità di Mugnano, dove il medico lavorava ed era molto stimato.