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Il deputato Pd Vaccaro sulle primarie in Campania: “Truccate come sempre”

La denuncia del deputato democratico – autosospesosi dal partito – alla trasmissione “La zanzara” su Radio 24: “I brogli non li ha fatti De Luca in prima persona, ma dei professori di ‘brogliologia’ che appartengono alla sua area”. E a Renzi: “Deve commissariare il partito e indicare un nuovo candidato, sennò me ne vado dal Pd”.
A cura di Francesco Loiacono
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"Sono state primarie truccate come sempre". È un fiume in piena Guglielmo Vaccaro, deputato del Pd autosospesosi dal partito per polemica e candidato, poi ritiratosi, alle primarie campane per la scelta dello sfidante di Massimo Caldoro alle Regionali del 2015. Intervistato dalla trasmissione "La Zanzara", in onda su Radio 24, Vaccaro ha attaccato duramente il vincitore delle primarie, Vincenzo De Luca, di cui si è più volte definito acerrimo oppositore. "I brogli non li ha fatti De Luca in prima persona, ma dei professori di ‘brogliologia' che appartengono alla sua area, uomini suoi sì – ha detto Vaccaro -. A Salerno e provincia hanno votato frotte di persone che sono semplicemente registrate nei seggi nel migliore dei casi, ma non ci sono mai passate. E infatti ancora una volta Salerno si afferma come capitale della partecipazione democratica".

Più avanti nel corso della trasmissione Vaccaro ha circostanziato le sue accuse: "Orologio alla mano, se un seggio è aperto 12 ore, in tutto fanno 720 minuti. Se poi si dichiara che sono passati più di mille elettori c'è qualcosa che non quadra, perché doveva esserci una fila perenne per 12 ore senza mai sosta con persone che votano al ritmo di 35 – 40 secondi l'uno". Finti elettori, dunque. Ma lo stesso Vaccaro è consapevole che i ricorsi saranno inutili: "Non andranno lontano perché non troveranno nemmeno le schede. In Campania per fare un broglio cambiano direttamente i verbali, mica usano le schede finte".

Il diktat a Renzi

Vaccaro si è poi rivolto al premier Matteo Renzi: "Saviano aveva assolutamente ragione. Renzi deve commissariare il partito e indicare un nuovo candidato. Se non lo fa me ne vado dal Pd e poi quando ci sarà il fallimento vado via dall'Italia". E sulla questione dell'opportunità di candidare una persona condannata – De Luca, da sindaco di Salerno, è stato condannato in primo grado per l'accusa di abuso d'ufficio per la costruzione del termovalorizzatore – Vaccaro è altrettanto duro: "Non voglio pensare che il segretario e presidente del Consiglio presenti un candidato condannato quando non più di un anno fa abbiamo chiesto a un ministro, la Idem, di dimettersi per una multa non pagata. Renzi ci dica se vuole portare il partito su questa nuova direzione, ma non è più il mio partito. C'è da vergognarsi, perché abbiamo una condanna e bisogna rispettare gli esiti di un processo. Che vogliono fare, una legge ad personam per De Luca? – ha ironizzato il deputato Pd -. Abbiamo chiesto per anni a persone con avvisi di garanzia di allontanarsi dalla vita pubblica e cosa facciamo adesso nella regione principale del Mezzogiorno dove padroneggiano i poteri criminali? Candidiamo un condannato? Ma questa è una cosa vergognosa", ha concluso Vaccaro.

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