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Il Financial Times omaggia “O’ Sole Mio”, la canzone napoletana più famosa al mondo

Il quotidiano inglese, in questi giorni, ha omaggiato la canzone napoletana più famosa – e cantata – al mondo: dalle origini nel 1898 alla famosa cover di Elvis Presley, che rimase folgorato dall’ascolto della canzone.
A cura di Valerio Papadia
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Non è una notizia che "O' Sole Mio" venga universalmente riconosciuta come la canzone della tradizione musicale napoletana più famosa e cantata al mondo. È una notizia, però, che il quotidiano britannico The Financial Times decida di omaggiare uno dei simboli della cultura partenopea ripercorrendo la sua storia, dalla sua creazione a fine Ottocento, fino alla riscoperta grazie a cover di artisti internazionali. "O' Sole Mio" nasce nel 1898 dalla mente del giornalista napoletano Giovanni Capurro, che ne scrive i famosi versi, mentre il musicista Eduardo Di Capua ne compone la melodia.

È solo 18 anni più tardi, nel 1916, però che la canzone ottiene un vastissimo successo, ovvero quando il famoso tenore partenopeo Enrico Caruso decide di inciderla, vendendo tantissime copie. A livello planetario, invece, "O' Sole Mio" viene conosciuta nel 1920, quando durante una cerimonia di premiazione alle Olimpiadi di Anversa, in Belgio, l'orchestra perde lo spartito dell'inno nazionale italiano e decide di intonare la canzone napoletana.

Negli anni si susseguono, poi, rifacimenti e cover. La più famosa è forse quella dell'intramontabile Elvis Presley. Il "Re del rock ‘n' roll", nel 1959, è in Germania quando ascolta per la prima volta la canzone. Tornato negli Stati Uniti chiede alla sua etichetta discografica di poter incidere un nuovo testo sulla melodia originale: nasce così "It's now or never", forse una delle canzoni più conosciute e celebrate del "Re".

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