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Il fotografo sbaglia le riprese della comunione: dovrà risarcire i clienti

Succede a Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli: il fotografo è stato citato in giudizio dalla famiglia di una bambina di 10 anni perché, durante la sua comunione, non avrebbe immortalato la piccola sull’altare. Il giudice ha condannato l’uomo a risarcire la famiglia con tremila euro, oltre al pagamento delle spese processuali.
A cura di Valerio Papadia
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Curiosa la storia che arriva da Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli, dove un fotografo è stato condannato per non aver svolto il lavoro richiesto, almeno stando a quanto affermano i querelanti e il giudice. L'uomo è stato condannato dal Giudice di Pace di Torre Annunziata a risarcire la famiglia con tremila euro e a pagare le spese processuali per aver leso il diritto alla serenità di una bambina di 10 anni e della sua famiglia. Il professionista, ingaggiato durante la prima comunione della piccola, non avrebbe ripreso l'attimo nel quale, sull'altare, la bambina ha ricevuto per la prima volta l'eucarestia.

Prima di arrivare in tribunale, la famiglia si era appellata al fotografo, chiedendogli il rimborso della cifra pattuita per il servizio fotografico durante la cerimonia religiosa. Al rifiuto dell'uomo di accogliere le loro richieste, i genitori della bambina sono ricorsi al Giudice di Pace oplontina, che alla fine gli ha dato ragione, condannando il fotografo.

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