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Dialetti d'Italia

Il “guaglione” nel dialetto napoletano: qual è la vera origine di questa parola?

Si tratta forse di una delle parole più famose e conosciute del dialetto napoletano, entrata anche nel vocabolario italiano per indicare, molto semplicemente, un “ragazzo”. Ma anticamente la lingua napoletana identificava col guaglione un tipo di ragazzo molto particolare, cresciuto per strada e, per questo, diverso da tutti gli altri. Anche la sua etimologia è stata molto dibattuta: ma qual è la vera origine di questa parola?
A cura di Federica D'Alfonso
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Qual è l'origine è il vero significato della parola "guaglione" nel dialetto napoletano?
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Dal cinema alla poesia, il guaglione è divenuto famoso in tutto il paese come il simbolo per eccellenza di Napoli: questa parola, propria del dialetto napoletano ma ormai entrata anche nei vocabolari italiani, è certamente una delle più famose del lessico partenopeo. Oggi il suo significato si è esteso, divenendo sinonimo di “ragazzo”, ma guardando alla storia della lingua napoletana si scopre ben presto che la sua è un’accezione molto particolare. Come particolare e complessa è la sua etimologia: dal greco, dal latino o dal francese, qual è la vera origine della parola “guaglione”?

Oggi è facile imbattersi nel “guaglione” quando si parla, molto semplicemente, di un ragazzo. Ma questo, nonostante sia il significato ormai riportato anche nei dizionari di lingua italiana come un particolare dialettismo che indica un soggetto dai dieci fino addirittura ai trent'anni d’età, non corrisponde pienamente al senso che il dialetto napoletano assegnava, in passato, a questa parola.

Non può essere in alcun modo sinonimo di “criatura”, perché più grande, né di “scugnizzo”, termine che ha una storia diversa e molto particolare e, al contrario di quello che si potrebbe pensare, non ha un corrispettivo femminile: anche se oggi la “guagliona” è presente nelle conversazioni dei napoletani, anticamente il corrispondente di guaglione nell’altro sesso era “figliola”. Ma allora qual è il vero significato della parola guaglione?

Come attestano anche numerose opere letterarie dialettali, da “Lo cunto de li cunti” di Basile fino alle poesie di Raffaele Viviani, la parola “guaglione” identificava tipicamente il ragazzo di strada: il contesto in questo caso era fondamentale per dare significato al termine, che si riferiva propriamente agli adolescenti cresciuti magari nelle vie più popolari della città. Il “guaglione ‘e puteca” ne è un esempio: uno dei tanti adolescenti che lavorano magari come garzoni in una macelleria, o in una salumeria, tipicamente addetti alle consegne a domicilio. La complessità del significato deriva, in parte, dall'incertezza rispetto all'etimologia di questa parola, ancora molto dibattuta.

L’etimologia di guaglione: greco, latino o francese?

Molte sono le ipotesi che sono state formulate attorno all'origine della parola, e anche se alcune di queste vengono ancora oggi attestate come le più sicure, il problema sembra restare aperto. Si è supposta un’origine greca, rintracciando analogie con il termine “gala” che vuol dire “latte”: essendo l’alimento primario ed essenziale del bambino, ad alcuni studiosi è parso plausibile che esso abbia dato origine al termine napoletano. Ma, come abbiamo visto, il significato originario di “guaglione” non era assolutamente riconducibile semplicemente alla sfera dell’infanzia.

Guardando alla sua attività di garzone, qualcuno ha ipotizzato un’origine nel latino “calo” che, propriamente, indica la “persona di fatica”, o addirittura da “gàneo”, in riferimento alle presunte attività illecite e dissolute che lo vedrebbero coinvolto. Entrambe le strade sono risultate poco corrispondenti alla realtà, così come anche quella che porterebbe ad un’origine onomatopeica del termine, da “gua-gua”, come se per qualche ragione il guaglione balbettasse.

I "vuaiù" marsigliesi

La ricostruzione etimologica più plausibile è sempre parsa quella dal francese, anche se con numerosi fraintendimenti: esclusa l’origine da “gaillard” e da “gouailleur”, per molto tempo è rimasta quasi certa quella dal termine “garçon”, sempre in riferimento all’attività “lavorativa” del guaglione. Ma in napoletano una parola che deriva effettivamente da questa esiste già, ed è “guarzone”, anche se poco utilizzata. Fu un giornalista, negli anni Ottanta, a darne un’originale alternativa ascoltando il dialetto di Marsiglia: in un articolo comparso sul Mattino egli affermava di aver sentito chiamare i ragazzini di strada con il nomignolo di “vuaiù”. Effettivamente, il “voyou” indica propriamente un soggetto giovane che passa la maggior parte del suo tempo per strada (nella voie, in francese): che sia davvero questa l’origine di guaglione?

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