“Il matrimonio qui costa 400 euro”: il cartello con la “tariffa” in una chiesa di Napoli

Celebrare il proprio matrimonio in chiesa può costare caro. In alcune parrocchie infatti quella che dovrebbe essere una donazione discrezionale diventa una tariffa fissa e anche – in alcuni casi – piuttosto esosa. È il caso ad esempio della Chiesa Santa Maria della Natività, a Secondigliano, a Napoli, dove appare affisso un cartello che, oltre a informare sulle attività della parrocchia, indica anche del costo di un matrimonio celebrato fra le sue mura: 400 euro. La tariffa, spiega il volantino comprende "le musiche eseguite all'organo, i canti del soprano, il tappeto e l'inginocchiatoio".
L'elenco, vuole forse giustificare il costo della celebrazione, rendendo conto del servizio offerto. Un modo di gestire le donazioni con i piedi ben piantanti per terra, insomma, che poco si avvicina alle raccomandazioni di Papa Francesco che, ammonendo le parrocchie che chiedono soldi per i sacramenti ha detto: “Le Chiese non diventino mai case di affari, la redenzione di Gesù è sempre gratuita".