Il ministro Bonisoli a Capodimonte: “Qui si parte per un rilancio del Sud”
Grande attesa per l'arrivo del ministro ai Beni e alle Attività culturali, Alberto Bonisoli che oggi, venerdì 8 febbraio, è stato a Napoli per una visita al Museo e Real Bosco di Capodimonte. Ad accoglierlo, il direttore Sylvain Bellenger. Il tour è iniziato dalla ricca collezione Farnese, cuore del Museo, dove sono custodite undici tele di Tiziano e l’Appartamento Reale. Poi, la riunione di lavoro sul masterplan di Capodimonte, il grande progetto di trasformazione della Reggia-Museo in un campus culturale multidisciplinare che prevede un rilancio congiunto del Museo e del Bosco, nato come riserva di caccia reale che oggi custodisce ben 400 specie vegetali diverse articolate in cinque ambiti botanici. Si tratta del più importante parco urbano d’Italia, frequentato ogni anno da 3 milioni di persone, 17 edifici di epoca borbonica. Il piano di sviluppo prevede per ognuno di essi una specifica destinazione culturale (arte, architettura, digitalizzazione, fotografia, musica, cinema, scuola per il giardino storico, ristorazione a chilometro zero, convegni ed eventi).
Cosa prevede il piano di sviluppo
Al ministro, in visita con il segretario generale Giovanni Panebianco e il direttore generale Antonio Lampis, è stata illustrata la trasformazione di alcuni edifici: La Capraia già operativa da settembre 2018 come Centro per la storia dell’arte e l’architettura delle città portuali in collaborazione con l’Edith ‘O Donnel Institute e l’Università del Texas a Dallas, il Giardino Torre ultimo giardino produttivo di Capodimonte, frutteto reale, già assegnato con bando Invitalia per ristorazione e tutela della biodiversità, l’edificio Colletta in cui sorgerà una scuola di digitalizzazione per i beni culturali in collaborazione con l’Università degli studi di Napoli Federico II e l’Eremo dei Cappuccini destinato ad ospitare la prima scuola per il Giardino storico d’Italia.
Bonisoli: "Capodimonte ha potenzialità per diventare campus multidisciplinare"
"Capodimonte ha tutte le potenzialità per diventare un vero Campus culturale multidisciplinare – ha detto Bonisoli, al termine della visita – Qui, in un contesto ambientale e botanico unico, ho scoperto una collezione d’arte di primissimo livello e tutti gli asset strategici per un ulteriore sviluppo del sito capaci di generare occupazione qualificata nel settore dei giardini storici, della digitalizzazione, dell’artigianato artistico che riprende la tradizione delle porcellane e perfino della gastronomia".
Bellenger: "Entusiasta dell'incontro con il ministro"
Entusiasta della giornata anche il direttore del Museo: "Sono contento che il ministro abbia apprezzato il nostro piano e la nostra visione sul futuro di Capodimonte e sposato le missioni del sito: tutela patrimoniale, ambientale e botanica, digitale e sociale nei confronti della città – ha detto Bellenger – Lo sforzo mio e di tutto lo staff va in questa direzione e da oggi sappiamo di poter contare anche sull’appoggio del ministro".