Il neomelodico Raffaello in carcere, la solidarietà dei fans su Facebook
È stato arrestato ieri per istigazione alla corruzione Raffaele Migliaccio, in arte Raffaello, popolarissimo cantante neomelodico di Casoria. L'autore della "Scivola quei jeans", è stato pizzicato a commettere diverse infrazioni da un agente di polizia al quale il giovane cantante ha offerto 400 euro per cancellare il verbale. "Non lo sai chi sono io? Io sto pieno di soldi" aveva detto tronfio all'agente che per tutta risposta ha fatto scattare le manette. L'arresto del cantante ha scatenato reazioni accese in rete tra i suoi fans.
"Sono con te, sei un mito", "Non mollare, cucciolo", "Ti auguro una presta libertà" scrive sul social network il suo pubblico, già abituato alle intemperanze del proprio idolo che nel 2011 fu arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma da taglio dopo aver aggredito nell'ordine: un vigile un poliziotto un infermiere del 118 e aver tentato di rubare la pistola d'ordinanza dalla fondina di un poliziotto. Nel 2012 lo scandalo del saluto al boss mafioso siciliano "Gigino ‘u mitra", dal palco di un concerto a Palermo. Reazioni inaspettate di sostegno, ma neanche tanto, se si considera il background di disagio sociale e violenza (uno dei suoi testi parla di una ragazza picchiata dal fidanzato) della realtà raccontata dalla musica di Raffaello, la stessa, che attirò l'attenzione dei registi del film Gomorra, in cui finì la famosa "La nostra storia". Per ora il cantante, accusato anche del possesso di una piccola quantità di hashish, resta in carcere, anche in seguito al parapiglia scoppiato in Questura dopo l'arresto, quando Raffaello ha minacciato pubblicamente uno degli agenti.