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Papa Francesco a Napoli vuole incontrare i malati gravi

Per la visita di Papa Francesco il 21 marzo spazi riservati ai diversamente abili, in barella, in carrozzina e a piedi, nelle celebrazioni e negli incontri della mattina e del pomeriggio. Saranno gli enti che si occupano di handicappati e i parroci a segnalare i casi di persone con patologie gravi che chiedono una benedizione al Santo Padre.
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Papa Francesco bacia una persona affetta da una grave malattia: una immagine che ha fatto il giro del mondo.
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Saranno decine i diversamente abili che avranno l’occasione di incontrare Papa Francesco il prossimo 21 marzo, in occasione della sua visita di una giornata a Napoli. Innanzitutto, in occasione della messa mattutina in piazza Plebiscito sarà  predisposto un apposito settore per le persone in carrozzina e disabili, con una capienza massima di 150 posti. A gestire questi posti saranno le principali associazioni che a Napoli si occupano di sostegno ai disabili, che probabilmente sceglieranno tra i loro associati: si tratta di Unitalsi, Cvs, Avo, Amami, Lega degli Handicappati. Per tutti loro sarà fissato un punto d'incontro e poi il personale volontario accompagnerà i diversamente abili nel settore.

Il Papa incontrerà altri ammalati nel corso della sua visita al Gesù Nuovo. Ci sarà posto solo per 30 persone in carrozzina e 20 in barella. La Regione Campania provvederà alle operazioni di trasporto degli ammalati dagli ospedali napoletani delle persone che non si possono muovere, mentre le stesse associazioni che hanno in carico l’organizzazione dei diversamente abili che saranno presenti in piazza Plebiscito si occuperanno di individuare gli ammalati in sedia a rotelle e di trasportarli in chiesa. Spazio, nei banchi del Gesù Nuovo, anche a seicento ammalati che possono camminare autonomamente: ogni parrocchia dell’arcidiocesi di Napoli potrà indicare due nomi, per un totale di 600 persone. A questi si aggiungeranno altri ammalati che possono muoversi da soli, che saranno invitati all’eventi da Unitalsi, Cvs, Avo, Amami, Smom, Lega degli Handicappati, Società di San Vincenzo ed anche in questi casi si tratterà, quasi certamente, di associati o di utenti storici dei servizi forniti dai vari enti. .

“Tutti i partecipanti – spiegano dall’Arcidiocesi – dovranno convogliare verso un unico punto di raccolta, che presto segnaleremo; lì i volontari daranno aiuto a chi avessero difficoltà per raggiungere la basilica. È necessario che ciascun ammalato partecipante all'incontro, sia in carrozzina che deambulante, porti con sé in borsa un attestato medico che dichiari la propria patologia.” Visto che l’appuntamento con papa Francesco è previsto per le 16, l’ingresso in basilica dovrà avvenire un’ora prima. Le centinaia di ammalati potranno avere il supporto di personale medico e paramedico, coordinato dal responsabile diocesano per la Pastorale della Salute, don Leonardo Zeccolella. Cento posti, infatti, sono riservati a loro. Per la festa dei giovani sul lungomare, prevista per il tardo pomeriggio, non sono previsti biglietti. L’arcidiocesi di Napoli allestirà presso la Rotonda Diaz un settore riservato ai ragazzi e ai giovani disabili, in cui sosterà personale dell’Unitalsi pronto a dare assistenza in caso di necessità.

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