Il Pd Campania si prepara al congresso. Tornano gli ex Bassolino boys Cozzolino e Marciano
Il congresso nazionale del Partito Democratico è ormai convocato ed anche a Napoli iniziano le grandi manovre dei capicorrente. Il primo passaggio da compiere è il tesseramento, che scadrà il prossimo 28 febbraio. I big del partito stanno, da qualche giorno, spingendo sui loro riferimenti locali nei Comuni per convincere quante più persone possibile ad iscriversi ad un partito che ha, attualmente, una immagine un po’ appannata. Matteo Renzi aveva promesso ormai un anno fa di operare in Campania con il lanciafiamme, ma invece neppure un semplice cerino è stato sprecato ed il partito vive in uno stato di profonda agonia.
Dopo il 28 febbraio partiranno i congressi dei vari circoli, ma le vere partite si giocheranno a livello provinciale e a livello regionale, dove c’è già chi scalpita per diventare segretario. A Napoli, dove il partito ha perso malamente la sfida per il capoluogo, ha ottenuto risultati non straordinari alle regionali e dove si sono registrati scandali su scandali è ormai finita l’era di Venanzio Carpentieri, che la scorsa settimana è stato sfiduciato da sindaco di Melito grazie ad un blitz di ben sette consiglieri del Pd.
Per la guida della federazione provinciale sta già lavorando da tempo il consigliere regionale Antonio Marciano, un passato dal capo della segreteria di Antonio Bassolino quando questi era presidente della Regione Campania. Da settimana Marciano tuona contro le modalità organizzative del congresso a Napoli, rivolgendo i propri strali un giorno contro le sedi fantasma l’altro contro un tesseramento quasi fermo e destinato ad aumentare esponenzialmente man mano che i capi corrente iniziano a muoversi.
Marciano è forte dell’appoggio del suo leader nazionale, il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina e spinge per un accordo con i renziani, che in Campania hanno come guida Mario Casillo e Raffaele Topo, che di Marciano sono colleghi in consiglio regionale. L’area renziana sarebbe, poi, favorita sia nella ripartizione dei collegi per il Parlamento del 2018 che in un possibile rimpasto in Regione Campania: è noto da tempo che Casillo aspira al posto di assessore ai trasporti.
Più complessa la partita per il regionale, dove i giochi dovranno tener conto anche dell’attuale presidente regionale Vincenzo De Luca, ras delle tessere a Salerno. Alla segreteria punta un’altra “creatura” di Antonio Bassolino, il suo ex delfino Andrea Cozzolino, che è stato avversario di De Luca nella corsa per la candidatura alla Regione per il centrosinistra. Cozzolino si è avvicinato alla corrente nazionale che fa capo al ministro della Giustizia Andrea Orlando e questo potrebbe aiutarlo: se le segreterie regionali saranno decise attraverso un accordo romano tra Renzi e l’ala di sinistra è evidente che alcuni posti potrebbero andare proprio all’area di Orlando, che avrebbe il sostegno anche della maggioranza. Cozzolino spera di poter sfruttare quest’accordo extraregionale e poi, da segretario del partito in Campania al posto di Assunta Tartaglione potrebbe rivolgere l’attenzione al suo vero obiettivo di sempre: la poltrona di sindaco di Napoli, carica che, salvo stravolgimenti, andrà a rinnovo nel 2021.