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Il presidente Mattarella a Napoli il 4 novembre per la Giornata delle Forze Armate

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Napoli il 4 novembre per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La sfilata alle 11.45 su via Francesco Caracciolo. Oltre 500 i militari impegnati, un battaglione per ogni forza armata (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri) e uno per la Guardia di Finanza.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Sergio Mattarella a Napoli il 4 novembre, per la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Il Presidente della Repubblica, assieme allo Stato Maggiore della Difesa, prenderà dunque parte alle celebrazioni del 4 novembre dal capoluogo partenopeo, che si terranno nella giornata di lunedì a partire dalle 11.45 su via Francesco Caracciolo, per celebrare il 101esimo anniversario della vittoria nella Prima Guerra Mondiale.

La festa su via Caracciolo

La sfilata vedrà coinvolto un reparto di forze militari composto da cinque battaglioni: uno per ogni forza armata (Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri) e per la Guardia di Finanza. Si inizia alle 11.45 su via Francesco Caracciolo, nello splendido scenario del Lungomare partenopeo che si affaccia sul Golfo di Napoli. Saranno circa 500 i militari impegnati nella sfilata, alla quale prenderanno parte anche i gonfaloni delle amministrazioni locali, ma anche le associazioni combattentistiche e d'arma, i decorati di medaglia d'oro al valore militare, i richiamati nel ruolo d'onore ed infine gli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa.

Una festa lunga cento anni

La festa del 4 novembre è l'unica che abbia "sfidato" le varie fasi storiche dell'Italia che si sono succedute nell'ultimo secolo: quella (1919-1922), quella fascista (1922-1945) e quella repubblicana (dal 1945). Sono cambiati solo i nomi: nata come Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, durante il fascismo divenne l'Anniversario della Vittoria, per poi tornare al suo nome originario dal 1949. Nel 1977 venne deciso di "spostarla" non più al 4 novembre, data scelta perché giornata in cui entrò in vigore l'armistizio di Villa Giusti del 1918 che concludeva la Prima Guerra Mondiale per l'Italia, la vittoria sull'Impero d'Austria-Ungheria e, soprattutto, il ritorno all'Italia di Trieste e Trento (oltre all'Istria e alla Dalmazia, poi perse dopo la Seconda Guerra Mondiale), ma alla prima domenica di novembre.

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