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Il Questore di Napoli Giuliano: “Non rassegnatevi a illegalità, a partire dai parcheggiatori abusivi”

A Napoli esistono delle “energie estremamente positive, con cui lo stato deve avere una interlocuzione sempre più profonda”, e non bisogna rassegnarsi perché “non è vero che certi problemi non sono risolvibili”. Intervistato da Fanpage.it, il Questore di Napoli ha parlato del suo rapporto con la città, delle “stese” e del percorso che deve unire forze dell’ordine e cittadini per migliorare la città.
A cura di Nico Falco
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Il suo rapporto con la città, che aveva conosciuto 20 anni fa e dove ora dirige la Questura, i problemi atavici di Napoli e quelli legati alla criminalità, le energie e il calore dei napoletani e le forze positive delle associazioni con cui lo Stato deve avere una interlocuzione continua e sempre più profonda. Parla a tutto tondo il neo questore di Napoli Alessandro Giuliano, intervistato da Fanpage.it dopo tre mesi e mezzo da numero uno di via Medina. E ai napoletani rivolge una raccomandazione: non rassegnarsi mai, perché non è vero che certe cose sono irrisolvibili.

La cooperazione tra le forze dell'ordine

Uno dei temi affrontati, e non poteva essere altrimenti, è il controllo della città anche dal punto di vista degli organici delle forze dell'ordine. In questi anni le forze di polizia hanno un organico insufficiente, perché le mancate assunzioni del passato hanno creato un disequilibrio tra gli agenti formati, circa 3500 all'anno, e quelli che vanno in pensione, che sono circa 5000. In attesa di riequilibrare, spiega Giuliano, "c'è la necessità di aumentare la cooperazione tra le forze dell'ordine, cosa che a Napoli già esiste e che funziona bene: qui operano delle eccellenze dal punto di vista investigativo e ho anche trovato una straordinaria vicinanza tra le forze di polizia, che lavorano in simbiosi".

Le stese, un fenomeno da non sottovalutare

"Napoli è una città di straordinaria bellezza, caratterizzata da una vitalità e un dinamismo che la rendono davvero unica, e rispetto a 20 anni fa credo che la qualità della vita sia migliorata notevolmente, come dimostra la grande presenza di turisti che arrivano da tutto il mondo – dice il Questore – ma è evidente che Napoli sia afflitta, così come altre città, dalla presenza di organizzazioni mafiose strutturate. Nel core business di queste organizzazioni criminali c'è l'impossessarsi di porzioni di territorio per svolgere i loro traffici. Spesso dei comportamenti fortemente visibili sono la manifestazione di questo controllo da parte delle mafie. È importante non liquidare fenomeni come quello delle stese come atti di gangsterismo, perché questo può portare a sottovalutare l'esistenza delle organizzazioni criminali".

"Napoletani, non rassegnatevi"

La rassegnazione, spiega Alessandro Giuliano, è un "potente alleato di ogni forma di illegalità". Ed è proprio il terreno fertile in cui trovano spazio anche i soprusi che fanno ormai parte del quotidiano, come le estorsioni da parte dei parcheggiatori abusivi. Episodi che il più delle volte vengono liquidati con una sentenza che nasce proprio dalla rassegnazione: siamo a Napoli, così deve andare. Invece, spiega il Questore, anche le cose che sembrano irrisolvibili in realtà non lo sono, ma è necessario che il cittadino collabori con le forze dell'ordine per garantire la sicurezza. "Quello dei parcheggiatori abusivi è un fenomeno di grave illegalità che viene erroneamente minimizzato – dice Giuliano – è sopraffazione verso il più debole e denota un controllo del territorio che difficilmente può esserci senza il permesso delle organizzazioni criminali. Chi subisce la richiesta dell'abusivo deve subito denunciare, non bisogna sottostare né rassegnarsi per fatalismo".

La repressione non basta

Per risolvere i problemi che storicamente affliggono la città non basta la repressione, nemmeno la prevenzione. È importante operare sulle precondizioni che possono portare un ragazzo a scegliere la via sbagliata, come l'assenza di prospettive, di luoghi di aggregazione, la marginalità e il degrado. "Però – conclude il questore Giuliano – a Napoli, come in poche altri posti, ho notato l'esistenza di forze positive: ci sono realtà, anche in quartieri difficili, i cui i ragazzi trovano luoghi di aggregazione indipendentemente dalla loro estrazione, che siano figli di camorristi o di onesti lavoratori. Penso al mondo delle associazioni, laiche i religiose. Ci sono energie estremamente positive in questa città con cui lo Stato deve avere una interlocuzione sempre più profonda".

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