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Gomorra: la serie tv e la città

Il questore di Napoli: “La serie Gomorra è offensiva e non rappresenta la realtà”

Guido Marino, questore di Napoli, attacca la serie tv prodotta da Sky: “Certi programmi tv sono offensivi e per niente rappresentativi della realtà che vogliono rappresentare”. E dice: “A Napoli non servono più poliziotti”.
A cura di Redazione Napoli
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Gomorra? Per il questore di Napoli Guido Marino il giudizio è netto e per nulla positivo: "Certi programmi tv sono offensivi e per niente rappresentativi della realtà che vogliono rappresentare". Il capo di via Medina dunque boccia senz'appello la serie Tv di Cattleya e Sky, che a breve produrranno la seconda serie. "Arrivare alla conclusione che lo Stato è assente, è banale. E lo trovo offensivo, fuorviante e approssimativo come diagnosi e come prognosi" spiega ancora Marino, intervistato da ‘Storiacce' di Raffaella Calandra su Radio24.

E quando si parla di sicurezza e "uomini e mezzi", chiesti dall'altare del Duomo di Napoli, durante la messa di San Gennaro dal cardinale Crescenzio Sepe, il questore dice: "Appello sacrosanto ma non servono più uomini. Chi fa questo mestiere deve farsi bastare quello che ha. Cosa che a Napoli succede egregiamente. Bisogna tenere a distanza il criterio dell'emergenza. Chi ne abusa o è ignorante o in malafede". Marino poi bolla come  "bufala" la notizia dell'ambulanza requisita ad Acerra dai familiari di un boss ferito dopo l'ultimo agguato. "Favolette che non esistono. Nessuno si sogna di ridimensionare i problemi di Napoli, né di ingigantirli, ma bisogna pure evitare di manipolarli".

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