Il Revenge Porn è reato, la madre di Tiziana Cantone: “Un giorno speciale”
L'odiosa ma purtroppo molto diffusa pratica di diffondere sul web, per vendetta, filmati compromettenti di un proprio ex diventerà presto illegale. Oggi, la commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha approvato all'unanimità l'emendamento che configura il Revenge Porn – il nome con il quale è conosciuta questa pratica, dall'inglese ‘porno di vendetta' – come reato. Appresa la notizia, Maria Teresa Giglio ha esultato e, su Facebook, ha scritto un lungo post. Maria Teresa Giglio è la madre di Tiziana Cantone, la ragazza di 31 anni che, il 13 settembre del 2016, si tolse la vita a Mugnano, nella provincia di Napoli, dopo essere stata esposta a una gogna mediatica derivante proprio dalla diffusione su internet di alcuni video hot che la vedevano protagonista.
"Oggi per me è un giorno davvero speciale, un primo e concreto riconoscimento di una battaglia che ho intrapreso da quando l'avverso destino mi ha portato via il bene più prezioso che la vita mi aveva donato" ha scritto Maria Teresa Giglio all'inizio del lungo post su Facebook. La donna, dalla morte di Tiziana, si batte affinché filmati del genere non vengano più diffusi in rete e per evitare che qualche ragazza possa subire lo stesso destino della figlia. "Il mio scopo è quello di restituire dignità e rispetto a Tiziana ma anche quello di aiutare tante altre vittime di questa ignobile e subdola violenza che viene perpetrata sul web, l'ennesima contro una donna, una nuova forma di femminicidio. Nessun'altra deve attraversare l'inferno che ha dovuto subire Tiziana" scrive ancora la donna. Dopo tante battaglie, qualcuna vinta, qualche altra persa, il video di Tiziana si può ancora trovare in rete. Non c'è ancora, dunque, il diritto all'oblio, che rimane un'altra grande battaglia di Maria Teresa Giglio.