Uno slogan pubblicitario di successo recitava: «È tutto intorno a te». Anche l'ufficio comunicazione del Partito Democratico della Campania aveva proprio tutto intorno, domenica scorsa: aveva i volontari che per giorni si sono impegnati consentendo la consultazione interna al centrosinistra per individuare un candidato alle Elezioni Regionali del prossimo maggio; aveva gli scrutatori che hanno vigilato sulla correttezza del voto; aveva, infine, gli esperti che nel centro elaborazione dati allestito ad Agnano per tutta la notte hanno lavorato per ottenere un risultato in tempi (relativamente) brevi. Non aveva, il Pd, forse, la voglia di rendere pubblici tutti i dati della competizione che ha visto vincente il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca contro l'europarlamentare Andrea Cozzolino e il deputato Marco Di Lello. Ad oggi, 5 marzo 2015, cinque giorni dopo la chiusura delle urne, sul sito web ufficiale e sulla pagina Facebook del Pd Campania altro non c'è che l'immagine della delibera del comitato organizzatore delle primarie che "vidima" il voto finale, dividendolo per le 5 province della Campania.
Primarie Pd 2015 Campania: perché non ci sono tutti i dati?
Insomma, i dati seggio per seggio in Campania non esistono, se non in versione "informale" Ed è un autentico peccato non fornire questo dato ai quasi 160mila votanti, molti dei quali iscritti al Pd che dunque non possono capire in che direzione è andato il voto nella loro città o nella loro area di riferimento. Il perché di tanta "riservatezza" volendo usare un eufemismo risiede forse nel fatto di evitare ulteriori veleni fra i "signori delle tessere" che hanno orientato il voto in Campania: dai Lello Topo ai Mario Casillo.
Nelle Marche operazione Primarie trasparenti
Va diversamente fuori Napoli. Decisamente. Basta guardare cosa succede nelle Marche, dove pure si è votato per le primarie regionali proprio domenica scorsa: sito web del Pd Marche locale c'è uno specchietto molto chiaro che riporta i dati seggio per seggio di tutte le province. Dov'è finita la trasparenza tanto invocata dal premier Matteo Renzi? Forse la Campania era esclusa?