Il vice di de Magistris contro il “Cafone” Oscar Di Maio: “Incita alla violenza”
Il vicesindaco metropolitano di Napoli Elena Coccia contro il “Cafone” e Cicciotto Cartofer, accusati di istigare alla violenza contro le donne. Il noto personaggio del “Cafone”, che da anni imperversa sulle tv locali napoletane, interpretato dal comico di lungo corso Oscar Di Maio ha attirato gli strali della Coccia, numero di due di Luigi De Magistris alla Città Metropolitana di Napoli ed avvocato da sempre impegnato in battaglie per i più deboli, in particolare per le donne. A scatenare l’ira della Coccia, espressa in un durissimo spot su Facebook, una pubblicità in cui il “Cafone”, un personaggio che si esprime in un dialetto tutto suo ed è amatissimo da grandi e bambini, promuove le attività di una nota ditta di autodemolizioni.
“Chiedo venga immediatamente cancellata anche ad opera del garante sulla pubblicità. – tuona la Coccia – Si tratta di un'azienda privata che effettua prelievi di rifiuti di ogni genere "anche pericolosi" dice la pubblicità. A questo punto c'è la voce di un ragazza che chiede "papà? mamma ha detto che mi devi dare 1000 euro" e un tal "Cicciotto", evidentemente il titolare dell'azienda risponde: "dicci a mammeta che a scamazzo pure a essa", alludendo, evidentemente a quanto effettua con i rifiuti che tratta. In un'epoca in cui ogni giorno si uccide una donna, questa pubblicità è un chiaro invito alla violenza sulle donne.”
Di Maio, che ha decenni di carriera alle spalle e che è diventato famoso in tutta Italia per aver provato a “lanciare” nel mondo dello spettacolo, senza grande successo, l’attuale compagna di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, risponde con altrettanta durezza risponde: “E’ una pubblicità che gira da anni e per la quale non venni neppure pagato, se la cancellano stasera da tutte le televisioni non me ne importa nulla. – ringhia – A me non interessa né dei giornali né dell’avvocato Coccia, che non ha capito niente. Invece di starsene a guardare la televisione, l’avvocato si documenti: il signor Di Maio ogni anno fa beneficenza per almeno un milione di euro. Prenda informazioni, così da capire se io invito alla violenza o invito all’amore.”