Il video dei bambini che giocano all’agguato stile Gomorra
Un tempo erano giochi tra guardie e ladri, oggi tra camorristi e scissionisti. Il video pubblicato da Dagospia.it lascia poco spazio all'immaginazione: il gioco dei bambini, ripreso da un telefonino venerdì pomeriggio, è chiarissimo. Si tratta di un agguato di camorra, un agguato per gioco, andato in scena in vico Carceri San Felice, alle alle spalle di piazza Dante, nei vicoli di fronte al Cavone, area ad alta densità criminale. I bambini si inseguono, pistola (finta) in mano e mimano scene che forse hanno visto nella nota serie Sky Gomorra, ma che avrebbero potuto apprendere a qualsiasi ora del giorno in un'area dove la criminalità è per lo più manovalanza di giovanissimi gestita da cani sciolti che si fronteggiano tra piccole bande disposte a tutto pur di gestire lo spaccio di droga in un vicolo, una piazza, un gruppo di case.
Dunque dare la colpa alla serie televisiva che racconta l'epopea criminale di don Pietro Savastano, del figlio Genny e dello scissionista Ciro Di Marzio l'Immortale, è giusto? Proprio ieri il presidente dell'Autorità nazionale anti corruzione, il giudice Raffaele Cantone pur sostenendo che non è «contro la serie Gomorra» ha proseguito spiegando che «chi spaccia questa fiction per realtà dice una cosa solo parzialmente vera. Si racconta solo una parte di città che non coincide con Napoli». Gomorra la serie è la finzione che supera la realtà o la imita? E i ragazzini che giocano all'agguato cosa sono? Plagiati dall'epopea fiction di camorra o semplicemente soggetti a una realtà senza punti di riferimento e modelli diversi da quelli che coincidono col racconto romanzato della camorra sulla pay tv?