Poco meno di due minuti di video, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza in dotazione su alcuni bus dell'Anm, l'azienda napoletana di mobilità. Siamo a Napoli, su un mezzo di linea e quello che succede nel filmato ha dell'incredibile. Ci sono due persone seduta una dietro l'altra. Quella davanti rivolge delle parole all'uomo seduto dietro, si scambiano poche parole. Sembra finto lì; l'uomo seduto nell'ultima fila ha una borsa gialla molto evidente. Il tutto si svolge in un attimo: caccia un'arma da taglio, non sappiamo se un coltellaccio o un punteruolo e pugnala all'altezza della nuca l'uomo davanti.
La scena è sconcertante: non c'è stata alcuna lite, non c'è apparente motivo per un epilogo del genere. L'accoltellato si allontana, l'aggressore resta lì per qualche momento, mantiene una calma inquietante. Le immagini sono vere, lo conferma a Fanpage.it l'Azienda mobilità partenopea. Il fatto è avvenuto il giorno 7 giugno in via De Meis, nel quartiere Ponticelli, a bordo della linea 195 che da via Argine percorre tutta la zona Orientale. Le immagini sono vere, conferma l'Anm, che tuttavia non le ha mai diffuse. Le ha solo mandate, criptate, come prevede la prassi, alla Questura di Napoli, per le indagini di rito. L'accoltellato non ha subito gravi conseguenze, ma è inquietante che tutto ciò sia accaduto nell'indifferenza generale; sono mesi che i conducenti dei mezzi pubblici denunciano peraltro i pericoli connessi alla sicurezza dei loro mezzi e delle aree si sosta, soprattutto in periferia.
"Il video girato – spiegano il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e lo speaker radiofonico Gianni Simioli che hanno ricevuto il filmato – mostra due persone che scambiano qualche parola, ma la situazione sembra tranquilla fino a quando l'uomo che è seduto nel sedile posteriore, all'improvviso, tira fuori un coltello o un cacciavite e colpisce con violenza quello seduto davanti che scappa immediatamente", ferendolo. "Il clima di violenza gratuita è tale che addirittura si assiste a un accoltellamento a bordo di un pullman nell'indifferenza generale. Chiediamo alle forze dell'ordine verificare immediatamente l'identità della persona ripresa nelle immagini della videosorveglianza, controllando magari se è vero che si tratta di un senza fissa dimora che vive nell'area intorno al parcheggio Brin perché, se è vero che è recidivo rappresenta un pericolo per l'incolumità delle persone".