Imbavagliata e uccisa a Napoli, due fermi per la morte di Stefanina Fragliasso
Due persone sono state sottoposte a fermo dai carabinieri per la morte di Stefanina Fragliasso, la donna di 76 anni trovata senza vita in casa sua il 25 marzo scorso. Si tratta di un uomo romeno e di una donna italiana, sono stati bloccati dai militari del Nucleo Investigativo di Napoli e della Compagnia di Gianturco e sono entrambi ritenuti coinvolti nell'omicidio. I due indagati sono accusati di concorso in omicidio e rapina. Ad uccidere la donna sarebbe stata una terza persona, che è attualmente ricercata.
Secondo quanto appurato dalle forze dell'ordine, Stefanina Fragliasso avrebbe aperto la porta a quelli che si sarebbero poi rivelati i suoi assassini. Il compito del romeno fermato era quello di aprire la cassaforte una volta entrati nell'abitazione. Le indagini sono state coordinate dal pm Luciano d'Angelo e dal procuratore aggiunto Rosa Volpe. Quella mattina i rapinatori avevano probabilmente ricevuto una soffiata o si erano appostati nei pressi dell'abitazione della donna: erano saliti pochi minuti dopo che il marito e uno dei quattro figli avevano lasciato l'appartamento di via Santa Lucia ai Filippini, nel Rione Sant'Erasmo, nella zona orientale di Napoli.
I due si erano trattenuti poco tempo, ma al loro ritorno avevano trovato l'anziana senza vita, legata e imbavagliata, e l'appartamento a soqquadro. La porta era ancora chiusa e non presentava evidenti segni di forzatura, circostanza che aveva indotto gli investigatori a ritenere che gli assassini fossero riusciti a farsi aprire con uno stratagemma. Fin dai primi momenti le indagini si erano concentrate sull'ipotesi di una rapina sfociata in tragedia, pista che sembra ora trovare riscontro con le risultanze investigative e i due fermi scattati oggi.