Imprenditore campano ucciso in Portogallo: l’omicida è un suo dipendente
Una tragedia avvenuta a Borba, in Portogallo, ha lasciato sotto choc il paese di Airola, in provincia di Benevento. Antonio Iarossi, imprenditore campano 59enne, è stato ucciso in circostanze ancora da chiarire nella città lusitana, dove si trova una filiale della sua azienda, la Italchrono. A colpire a morte il 59enne sannita, attivo nel settore del marmo, sarebbe stato un suo dipendente 61enne di origine marocchina. Tra i due ci sarebbe stata una lite per motivi economici, al culmine della quale il 61enne ha colpito a morte con un oggetto contundente – i media portoghesi parlano di un grosso trapano per le perforazioni – il suo datore di lavoro. Quando si è reso conto di ciò che aveva fatto il 61enne avrebbe cercato anche di smembrare il corpo di Iarossi per cercare di nascondere il misfatto: è stato fermato dall'intervento della polizia portoghese, avvertita a quanto pare da un collega del presunto assassino.
La tragedia, sulla quale proseguono le indagini per chiarirne il movente e la dinamica, è avvenuta sabato scorso. A Pasqua i familiari di Iarossi sono partiti per il Portogallo per procedere al riconoscimento della salma e avviare le pratiche per il suo rientro in patria. La vittima lascia moglie e due figli, che risiedono nel comune sannita, guidato dal sindaco Michele Napoletano. Il primo cittadino e tutta la comunità si sono stretti attorno ai familiari della vittima, esprimendo il proprio cordoglio.