Comunali Campania, ecco gli impresentabili campani nel mirino dell’Antimafia
Sono sette i nomi degli impresentabili individuati dalla commissione Antimafia, tutti candidati in liste civiche al comune di Battipaglia: Carmine Fasano, Daniela Minniti, Lucio Carrara, Francesco Procida, Bartolomeo D'Apuzzo e Demetrio Landi. Sempre a Battipaglia, Giuseppe Del Percio risulta candidabile ma, una volta eletto, potrebbe rischiare la sospensione per la legge Severino. Tre dei sette sono stati condannati per reati legati a traffico e cessione di stupefacenti, due per bancarotta fraudolenta, uno per riciclaggio e uno per rapina. Avrebbero tutti presentato false autocertificazioni in fase di presentazione delle liste.
Erano due i comuni campani che la commissione antimafia guidata da Rosy Bindi aveva passato sotto la lente di ingrandimento: si trattava di Villa di Briano (Caserta) e Battipaglia (Salerno), comuni dei quali erano stati quindi esaminati i candidati a causa del pregresso scioglimento del consiglio comunale per ingerenza della criminalità. Sia il comune salernitano che Villa di Briano erano stati commissariati tra il 2014 e il 2015, inducendo così la commissione a vagliare la posizione dei candidati per sventare un nuovo rischio di infiltrazione.
Villa di Briano finì nel mirino del Ministero dell'Interno nel 2015 perché il fratello del sindaco Dionigi Magliulo, Nicola, fu ritenuto il referente del clan nel Comune, cioè colui che forniva notizie in anticipo sugli appalti e faceva in modo che i compensi fossero prontamente liquidati. Battipaglia invece, fu sciolto nel 2014, per violazioni di legge e condotte anomale ed illegittime a copertura di azioni finalizzate ad agevolare interessi di soggetti legati alla criminalità organizzata.