video suggerito
video suggerito

In 6mila ai test di ammissione alle professioni sanitarie

Aspiranti infermieri, fisioterapisti e operatori del settore sanitario hanno sfilato oggi nelle aule di tre strutture dell’aera flegrea di Fuorigrotta. Affluenza record: oltre 6mila partecipanti.
A cura di An. Mar.
202 CONDIVISIONI
Immagine

Hanno avuto inizio oggi a Napoli i test di ammissione alle università con indirizzi sanitari. Oltre 6000 giovani tra i candidati dell'Università degli Studi di Napoli, Federico II e quelli della Seconda Università di Napoli si sono presentati alla prova sognando di diventare infermieri, fisioterapisti, logopedisti. Per l'ateneo fridericiano gli erano 3439 operatori sanitari si sono sottoposti ai test nelle aule della sede di Monte Sant'Angelo, a Fuorigrotta. Per la Sun, invece, i 2984 aspiranti sono stati collocati tra il Palapartenope (dove c'è stato un black out di un minuto, recuperato alla fine) e il palazzetto Palabarbuto, mentre il rudere del vecchio Palargento è stato adibito a parcheggio per le auto. In migliaia tra genitori e amici dei ragazzi si sono assembrati fuori alle sedi della periferia ovest. L'affollamento ha costretto la polizia municipale a chiudere al traffico via Barbagallo, la strada che costeggia il Palapartenope.

Erano nervosi ma pieni di speranza i ragazzi che hanno sfilato per la prova che li porterà forse nel mondo del lavoro. "Fare l'infermiere mi è sempre piaciuto – spiega Mario, neodiplomato di Casal Di Principe (Caserta), all'Ansa – so che c'è anche la possibilità di lavorare subito e questo aumenta la passione. Per lavorare sono pronto anche ad andare all'estero, anzi forse è anche meglio". L'esame è iniziato come previsto alle 11. I candidati si sono misurati con 60 domande di matematica, biologia, chimica e  cultura generale. "Il test è stato piuttosto semplice – racconta sempre All'Ansa Cristian, residente a Caserta – mi sono preparato per quello di medicina e con questo non ho avuto problemi". Qualcun altro invece non è riuscito a completare il test, qualcuno ancora conta su futuri appoggi esterni. "Sono qui – ammette Elia – perché vorrei fare il radiologo. È un lavoro che mi piace e poi… mamma lavora in una clinica".

202 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views