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In caso di eruzione del Vesuvio i cittadini dovranno rimanere in Campania

Bocciato il piano della Regione Campania che prevede, in caso di eruzione del Vesuvio, che i residenti nella zona rossa vengano evacuati in altre regioni italiane. La VII Commissione del Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno con il quale la Giunta regionale si impegna ad evacuare i cittadini negli altri comuni della Campania.
A cura di Valerio Papadia
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NAPOLI – In caso di eruzione del Vesuvio i residenti nella cosiddetta zona rossa, quella evidentemente più a rischio, non saranno evacuati nella altre regioni d'Italia. Il piano di evacuazione prevedeva infatti che, in caso di eruzione, dal porto di Salerno partissero imbarcazioni per trasportare i cittadini nelle altre regioni italiane. Ad esempio, i residenti di Pompei, proprio alle pendici del vulcano, stando a quanto prevede il piano d'emergenza del Comune sarebbero stati trasferiti in Sardegna. Il piano, però, è stato bocciato: la VII Commissione del Consiglio regionale si è impegnata ad evacuare i cittadini negli altri comuni della Campania.

Il Consiglio regionale si impegna dunque a fare sì che le evacuazioni dei cittadini "avvengano all'interno del territorio regionale al fine di ridurre i centri decisionali per la gestione del rischio, limitare i fenomeni di spopolamento di diverse aree del territorio regionale e favorire attraverso le intese con i territori interessati, processi sinergici di crescita economica, culturale e sociale che mitighino, nel contempo, il rischio vulcanico". Il rischio evacuazione riguarda circa 1 milione e 200 mila persone tra la zona vesuviana e i Campi Flegrei.

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