In vendita la villa dei Bastardi di Pizzo Falcone. Il Museo Filingeri: “Non ci sono più fondi”
Villa Livia sarà messa in vendita. Ad annunciarlo la proprietà della bellissima dimora, il Museo Filangeri, che ha annunciato la scelta per mancando di fondi. Proprio ora che la Villa era stata usata come location per la fiction di successo ‘I bastardi di Pizzofalcone', tratta dai romanzi di Maurizio Di Giovanni con Alessandro Gassman nei panni dell'ispettore Giuseppe Lojacono.
La bellissima dimora, costruita negli anni Venti nel Parco Grifeo, fu donata da Domenico De Luca Montalto e Livia Serra all'istituzione culturale, non avendo eredi, con il vincolo di farne una causa museo (per conservare il mobilio raffinato, le collezioni di quadri e porcellane) e di destinarla in ogni casa a iniziative di natura culturale. Ma i fondi scarseggiano e ora il Filangeri non sa più come far fronte al mantenimento di Villa Livia. Una decisione che sembra irrevocabile se non cambierà qualcosa, come ha spiegato il direttore Giampaolo Leonetti al Corriere del Mezzogiorno:
Non possiamo più permettercela. In questo momento è un miracolo mantenere aperto il Filangieri che mandiamo avanti con i biglietti e le donazioni di qualche mecenate napoletano. Il Comune non versa il suo contributo per il pagamento degli stipendi dei custodi dal 2014 . Adesso sopperiamo noi, ma solo per il 50%. La cifra, 65mila euro, per il 2016 non è stata nemmeno preventivata in bilancio. Siamo in grande difficoltà. L’unica soluzione è vendere Villa Livia.
La base di vendita sarà stabilita tra 1,5 milioni di euro e 3 milioni, e riguarderà solo le mura della villa (sottoposte comunque a importanti vincoli), mentre tutto il contenuto sarà conservato al Filangeri. Ma trovare un acquirente non sarà facile. A farsi avanti è il Fai (Fondo ambiente italiano), che si occupa di valorizzare il patrimonio culturale italiano, che ha chiesto che Villa Livia gli sia affidato per farne la sede meridionale dell'associazione, ma per farlo servirebbe prima una ristrutturazione del bene.