Inaugurato il poliambulatorio dell’Ospedale del Mare
Stamattina il governatore della Campania Stefano Caldoro ha inaugurato gli ambulatori dell'Ospedale del Mare. Presenti al taglio del nastro del poliambulatorio del presidio ospedaliero chiuso da oltre 10 anni, il direttore generale dell'Asl Napoli 1, Ernesto Esposito, il commissario dell'Ospedale del Mare, Ciro Verdoliva. Assente, invece, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. "Il poliambulatorio è uno strumento importante per la città" ha commentato Beatrice Lorenzin, ministro per la Salute in video collegamento da Roma. "Adesso – ha sottolineato il ministro, di recente al centro di una polemica per le sue dichiarazioni sugli ospedali napoletani – speriamo di avere in autunno l'inaugurazione anche dell'ospedale che sarà un grande polmone e permetterà una boccata d'ossigeno alla città, con una razionalizzazione della rete ospedaliera".
Caldoro al centro della polemica sulla Sanità
Ma sull'inaugurazione parziale della struttura ospedaliera della periferia, che, nel piano regionale per la Sanità è destinata ad accogliere il flusso dei pazienti in sovrannumero deviato dagli altri ospedali campani, ormai al collasso per gravi carenze del personale, è piovuta una sequela di critiche da parte di diversi esponenti del mondo della politica. Sotto i riflettori il mancato sblocco del turnover che consentirebbe di assumere nuovo personale in grado di soddisfare le esigenze dei pazienti ricoverati ormai in condizioni precarie in gran parte degli ospedali della regione.
M5S: "Inaugurazione farsa"
"Caldoro fa campagna elettorale con l'apertura farsa dell'ospedale del Mare e annunci di concorsi nella sanità" ha dichiarati Valeria Ciarambino, candidato presidente della Regione Campania per il Movimento 5 Stelle in merito all'inaugurazione degli ambulatori dell'ospedale del Mare e sull'annuncio di un concorso nel comparto sanitario. "Il Presidente della Regione Campania – dice la Ciarambino – afferma di avere un tesoretto utile di 240 milioni di euro da investire nel sistema sanitario regionale, ma non stabilizza subito i precari ne consente la mobilita' interregionale di chi lavora fuori regione, ne' fornisce i posti letto alle strutture ospedaliere campane affinche' nessuno possa morire nei corridoi su barelle di fortuna. L'unico atto messo in campo e' l'annuncio di concorsi nel comparto sanitario, guarda caso in prossimita' delle elezioni regionali: si creano attese e false speranze in cambio di voti, sulla pelle dei precari e i disoccupati. Abbia una volta per una volta il "governatore fantasma" il buon senso di tacere. Il risanamento della sanita' vada a raccontarlo ai familiari dei disabili mentali a cui ha inflitto il taglio di 1.530 posti semiresidenziali di riabilitazione". "Oggi in pompa magna inaugura gli ambulatori dell'Ospedale del Mare solo per fare passerella, si, perche' a fronte di un investimento di 440 milioni di euro e 10 anni di attesa, oggi aprono i battenti gli ambulatori, ma senza personale sanitario e tutto intorno e' ancora un cantiere Il Movimento 5 stelle – conclude la Ciarambino – portera' in Regione un sistema sanitario diverso, un sistema sanitario che si occupi dei cittadini, niente piu' liste d'attesa e assistenza dignitosa negli ospedali".
De Luca: "L'inaugurazione? Una truffa mediatica"
“Apprendo – spiega Vincenzo De Luca, in corsa per le regionali del prossimo maggio in Campania contro l'attuale governatore – delle recenti iniziative del Presidente della Regione Stefano Caldoro. Ieri la notizia dell’emanazione di due decreti con cui si autorizzano le aziende sanitarie a procedere all’assunzione di 1.118 unità. Continuano le truffe mediatiche della Regione Campania sulla sanità, dopo cinque anni persi, e alla vigilia delle elezioni regionali. Lo sblocco del turnover lo attendevamo da anni. Perché ora? E come lo spieghiamo a chi finora ha subito disservizi per carenza di personale? Oltretutto, a causa del mancato turnover e della grave e cronica carenza di personale, abbiamo pagato montagne di straordinario normale e di straordinario in auto-convenzione, con enorme stress degli operatori sanitari soprattutto nei pronto-soccorsi. È addirittura ridicola la motivazione che viene fornita: e cioè, aver ridotto il costo del personale di 350 milioni ‘rispetto al tetto previsto dalla normativa vigente’. E perché non si è rispettata la ‘normativa vigente’ evitando disservizi pesanti e danno all’utenza? ".