Incarichi illegali all’Asl di Salerno, la Corte dei Conti indaga su 10 alti dirigenti

Due milioni di euro, sborsati dall'Asl di Salerno per incarichi e promozioni conferiti illecitamente, senza seguire le giuste procedure, conferendo anche alle stesse persone incarichi incompatibili tra loro e usando le selezioni interne invece delle selezioni pubbliche. Nel mirino della Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania ci sono finiti 10 dirigenti, tra commissari amministrativi, direttori generali e amministrativi pro tempore, che secondo quanto ricostruito avrebbero avuto una sorta di via preferenziale per ricoprire incarichi di rilievo e che sarebbero responsabili di conseguenza di un danno al Servizio Sanitario Nazionale di 1,8 milioni di euro; nei loro confronti sono state notificate le contestazioni delle responsabilità, potranno presentare le controdeduzioni per la valutazione complessiva al termine della fase istruttoria. I provvedimenti arrivano dopo le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno, che ha esaminato le attribuzioni di posizioni dirigenziali ha riscontrato che delle nomine erano state fatte in maniera illegittima, con danni economici per l'azienda sanitaria. Le procedure erano state avviate dopo l'inglobamento in un'unica struttura amministrativa delle aziende sanitarie di Nocera Inferiore, Salerno e Vallo della Lucania.

Gli incarichi apicali, hanno accertato i finanzieri, non erano stati assegnati con avvisi di evidenza pubblica ma si era fatto ricorso alle selezioni interne. In questo modo i 10 funzionari coinvolti nell'indagine avevano raggiunto posizioni di vertice nell'Asl, senza passare per le procedure di selezione aperte, e alcuni percepivano anche più di una indennità economica per il ruolo ricoperto, anche quando queste erano incompatibili tra loro.