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Incendia casa dopo una lite con i genitori, poi tenta di uccidere il padre di un amico

Follia tra Arzano e Grumo Nevano: un 22enne ha prima litigato con i genitori, quindi ha dato fuoco all’appartamento senza però causare feriti. Quindi ha raggiunto l’abitazione dove vive la famiglia di un amico, aggredendone il padre a colpi di Bull Lock di ferro al volto: l’uomo è in fin di vita al Cardarelli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Litiga coi genitori ed incendia casa. Poi raggiunge l'appartamento di un amico e ne aggredisce il padre, riducendolo in fin di vita. Alla fine i carabinieri sono riusciti a fermare la sua furia distruttrice ed arrestarlo. Protagonista di questa vicenda un ventiduenne di Arzano, che ora deve rispondere dei reati di incendio doloso e tentato omicidio, e che ora si trova nel carcere di Napoli. Il tutto è accaduto nel pomeriggio di venerdì, nell'hinterland partenopeo. Il ventiduenne, al termine di una violenta lite con i genitori, ha atteso che in casa non ci fosse nessuno, versando una bottiglia di benzina nell'appartamento nel quale viveva assieme a loro ad Arzano, per poi dare fuoco al tutto.

Sono stati alcuni residenti del posto che, notando le fiamme provenire dall'abitazione, hanno chiamato i soccorsi: sul posto le forze dell'ordine ed i vigili del fuoco di Afragola, che hanno circoscritto le fiamme, poi domate. L'appartamento al terzo piano della palazzina, dove il giovane vive assieme ai genitori, è stato dichiarazione inagibile, così come altri quattro piani sulla stessa "verticale" del palazzo stesso, in via precauzionale. Nessun ferito per fortuna: solo un ottantenne è finito al pronto soccorso per accertamenti, a causa del fumo inalato. Mentre erano in corso accertamenti e rilievi sul posto, il ventiduenne era già all'opera altrove.

Lasciata Arzano, ha infatti raggiunto la vicina Grumo Nevano, dove vive la famiglia di un amico. Dopo aver scavalcato il cancello d'ingresso, ha raggiunto una cantina aspettando che passasse il padre di quest'ultimo per aggredirlo a colpi di Bull Lock di ferro al volto, riducendolo quasi in fin di vita per poi scappare. I carabinieri sono riusciti però a rintracciarlo dopo poche ore, bloccandolo non lontano dall'abitazione dove vive con i genitori e che poco prima aveva dato alle fiamme: dopo le formalità di rito, il ventiduenne è stato arrestato con le accuse di tentato omicidio ed incendio doloso. Il padre del suo amico è stato invece ricoverato all'ospedale Cardarelli di Napoli: le sue condizioni sono ritenute gravissime, tanto che l'uomo è in prognosi riservata ed in pericolo di vita per le ferite riportate nell'aggressione.

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