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Incendio a Caivano, l’Arpac rassicura: “Agenti inquinanti nella norma”

L’Arpac, l’agenzia di protezione ambientale della Campania, ha comunicato i primi dati relativi alla qualità dell’aria a Caivano, nella zona interessata ieri dal maxi incendio di ecoballe che ha coinvolto l’azienda Di Gennaro Spa, in zona Pascarola. Stando a quanto rivelato dall’agenzia, gli agenti inquinanti rientrerebbero nella norma.
A cura di Valerio Papadia
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L'incendio di Pascarola (Caivano) nella foto pubblicata dal sindaco di Marcianise Velardi
L'incendio di Pascarola (Caivano) nella foto pubblicata dal sindaco di Marcianise Velardi

Brucia ancora l'enorme massa di plastica e altri rifiuti stoccata nell'azienda Di Gennaro Spa, in zona Pascarola a Caivano, nella provincia di Napoli, che nel primo pomeriggio di ieri è stata interessata da un incendio di vaste proporzioni, generando una vasta nube di fumo e fiamme, che probabilmente richiederanno ancora qualche ora per essere completamente domate. Per la natura del materiale che ha preso fuoco, gli organi preposti, vale a dire l'Asl Napoli 2 Nord e l'Arpac, l'agenzia di protezione ambientale della Campania, sin da ieri hanno posizionato strumenti in grado di rilevare la qualità dell'aria e scongiurare così una presenza allarmante di agenti inquinanti.

Proprio l'Arpac ha diffuso il primo rilevamento riguardo la qualità dell'aria nella zona interessata dall'incendio, non ravvisando per fortuna concentrazioni preoccupanti di agenti inquinanti. "Si comunica che nell'area interessata dall'incendio che si è sviluppato presso la ditta di recupero rifiuti ‘Di Gennaro Spa' di Caivano, intorno alle 13.00 del 25 luglio, i dati elaborati finora da Arpac non mostrano superamenti dei valori limite per le concentrazioni di inquinanti atmosferici. Le centraline di monitoraggio ubicate nell'area di interesse non hanno rilevato valori critici dei parametri monitorati. I valori di ossidi di azoto e benzene rilevati nelle prime ore del 26 luglio mostrano concentrazioni lievemente maggiori, sebbene ampiamente entro i valori di soglia normativi, per condizioni meteo-ambientali favorevoli all’accumulo degli inquinanti" comunica l'Arpac.

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