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Indagine sul rogo dello yacht di De Lurentiis, blitz nei Cantieri del Mediterraneo

Procura e Fiananza al lavoro per verificare le cause del rogo che distrusse in parte lo yacht del presidente del Napoli, Aurelio De Lauretiis. Sotto esame anche le procedure di spegnimento.
A cura di Angela Marino
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Sopralluogo dei consulenti della Procura nei locali dei Cantieri del Mediterraneo. Proseguono le indagini sull'incendio dello yacht di Aurelio De Laurentiis, andato in fiamme lo scorso settembre al largo del Golfo di Napoli, mentre la famiglia del patron azzurro si trovava a bordo. Il rogo, che ha danneggiato pesantemente l'imbarcazione, divampò a poca distanza da Posillipo e fu spento dopo poco, senza che donne, bambini il personale presente a bordo e lo stesso presidente rimanessero feriti. Per ora – come riporta il Mattino – le indagini sotto il coordinamento del pm Luisanna Figliolia, dell pool coordinato dall'aggiunto Nunzio Fragliasso, si concentrano sull'ipotesi della pista colposa, eppure ieri è stata eseguita una ispezione nei locali dei Cantieri del Mediterraneo, dopo l'assegnazione, qualche giorno fa, degli incarichi di perizia.

Indagini in corso: il patron del Napoli è parte lesa

Nelle indagini che coinvolgono la Procura a Guardia di Finanza sull'incendio della motonave Angra, formalmente intestata alla Filmauro, De Laurentiis assistito dal penalista Gino Fulgeri, è parte offesa e, pertanto, ha nominato un suo consulente per le verifiche: l'ingegnere navale Pasquale Romano. Vittoria Assicurazioni,  che pure risulta parte lesa, si avvale della consulenza dell'avvocato Claudia Grieco. Cosa stanno cercando i militari guidati dal colonnello Cesare Forte?

Sotto esame i sistemi di spegimento

Cosa cercano da un fatto di cronaca di sei mesi fa? Secondo la procura in questa fase è necessario "verificare le cause dell'incendio dello scorso 15 settembre, sulla motonave Angra" ,"se l'incendio è stato provocato da un guasto e/o dal malfunzionamento del motore o dell'impianto elettrico", "se i sistemi di rilevazione, di allarme e di spegnimento dell'incendio riportati nella documentazione allegata al contratto di assicurazione fossero realmente installati sulla nave" e "se le manovre di spegnimento dell'incendio, da parte del personale di bordo, siano state tempestive e adeguate nell'occorso".

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