Incendio nel deposito di rifiuti a Casalduni (Benevento): a fuoco le ecoballe, rischio fumo tossico
Vasto incendio nella notte allo stabilimento di tritovagliatura e imballaggio rifiuti di Casalduni, in provincia di Benevento. Le fiamme sarebbero partite intorno alle 21 dal telone di copertura delle ecoballe, propagandosi poi anche alle zone circostanti e suscitando il timore e la preoccupazione dei residenti. A dare l'allarme, secondo la testata "Ottopagine", sarebbero stati alcuni dipendenti della Samte, società della Provincia di Benevento che gestisce l'impianto di Casalduni. Uno stabilimento importante, in quanto raccoglie i rifiuti della quasi totalità del Sannio. Sul posto sono intervenute numerose squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Benevento. Il fumo della combustione ha raggiunto anche le colline intorno a Benevento, suscitando comprensibilmente preoccupazione nella popolazione: si temono possibili rischi per la salute.
Si teme che si sia trattato di un gesto doloso
Una volta spente le fiamme, che ieri notte erano visibili dal centro abitato di Fragneto Monforte e da altri comuni della valle, si potrà iniziare a investigare sulla causa del rogo. Una delle ipotesi è che si sia trattato di un gesto doloso: un anno fa un altro incendio aveva interessato lo Stir di Casalduni, mentre nel 2013 era andato a fuoco il deposito di stoccaggio delle ecoballe di Toppa Infuocata. Le analisi delle telecamere di sorveglianza installate attorno all'impianto potranno aiutare gli inquirenti. Nel frattempo il sindaco di Casalduni, Pasquale Iacovella, intervenuto sul luogo dell'incendio assieme al suo omologo di Campolattaro, Pasquale Narciso, ha espresso preoccupazione per il rogo, rimarcando la volontà di non voler ospitare ulteriori impianti sul territorio: "Siamo amareggiati, esprimiamo contrarietà a tutti gli altri investimenti previsti per questa area. Il luogo che è andato a fuoco stanotte è quello in cui la Regione Campania è intenzionata a realizzare il Biodigestore. Noi non siamo d'accordo questi territori hanno già dato troppo. Ora va tutelata la salute dei cittadini e noi ci impegneremo per questo".