Incendio parte da una stufa, 30enne muore intossicato a Bacoli
Un ragazzo di 30 anni, straniero, è morto a causa di un'intossicazione da monossido di carbonio a Bacoli, provincia di Napoli. Sul posto, stando a quanto si apprende, sono intervenuti i vigili del fuoco di Monterusciello. I pompieri sono riusciti in poco tempo a spegnere l'incendio, ma non sono riusciti a salvare il 30enne. A provocare il rogo sarebbe stato il cortocircuito di una stufetta elettrica. Probabilmente il giovane aveva acceso la stufetta per riscaldarsi, si è addormentato con l'apparecchio acceso, quest'ultimo è andato in cortocircuito ed è divampato un incendio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Pozzuoli e un'ambulanza del 118. Come detto, per il ragazzo non c'è stato nulla da fare. Quando i soccorritori sono riusciti ad entrare nell'appartamento, hanno potuto verificare solo il decesso del 30enne. Il fatto è avvenuto alle 2 della notte di ieri, domenica 22 aprile.
Il ragazzo non è morto a causa del calore o delle ustioni riportate sul corpo, ma a causa di una intossicazione da monossido di carbonio. L'intossicazione da monossido di carbonio è una delle cause più frequenti di intossicazione fatale. Si verifica non solo durante gli incendi, ma nelle fornaci, in ambienti in cui ci sono caminetti a legna o carbone e con poca aria, caldaie a cherosene. In pratica il CO, monossido di carbonio viene prodotto quando brucia un gas naturale come il metano o il propano.