Incendio sul Vesuvio, aggiornamento del 13 luglio
La situazione degli incendi sul Vesuvio è «migliorata», dice la Protezione civile della Campania. Tuttavia, le 4 pattuglie dell'Esercito da stamani impegnate nella sorveglianza dell'area vesuviana hanno individuato un nuovo fronte di fiamme sul Vesuvio. Si tratta di un focolaio robusto in una zona boschiva a ridosso di San Sebastiano al Vesuvio, le cui coordinate geolocalizzate sono state inviate alla Sala operativa dei vigili del fuoco e della Protezione civile. Una fitta coltre di fumo rende difficili le operazioni. I militari hanno altresì bloccato tutte le vie di accesso al Parco Nazionale.
Dopo la decisione ieri in prefettura di rimodulare il Reggimento Campania già impegnato da giovedì nelle operazioni, sono 48 i militari che monitorano l'area sui 100 che compongono la forza dispiegata da tempo in regione per l'operazione di contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti. Dalle 6 del mattino di oggi sono di nuovo in volo i 3 Canadair e diversi elicotteri, e si stanno lentamente facendo progressi nel domare le fiamme dei tre grossi incendi sul vulcano, anche se la situazione generale resta critica. A Cava Sari (Terzigno) dove insiste una grossa discarica è tuttora in atto un presidio dei vigili del fuoco. Le situazioni più complesse tra Ercolano-Torre del Greco e Terzigno-Ottaviano. Complessivamente, nella cinta del Vesuvio hanno operato circa 400 unità tra vigili del fuoco, personale della Protezione civile regionale , volontari e addetti delle comunità montane.