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Inceneritore Acerra, incentivi per altri 12 anni. La denuncia del M5s: “Atto gravissimo”

Un emendamento alle legge di bilancio prevede il prolungamento degli incentivi per il termovalorizzatore di Acerra per altri 12 anni. La senatrice del M5s Paola Nugnes, intervistata da Fanpage.it denuncia: “È un atto molto grave, non si vede nulla che vada verso il risanamento, vogliamo azioni concrete”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un emendamento alle legge di bilancio riporta al centro della discussione politica l’impianto di termovalorizzazione di Acerra. Nell’emendamento a firma Pd (Saggese, Esposito, Sollo) si chiede che una quota di incentivi destinati alla realizzazione dei termovalorizzatori della regione Campania venga “utilizzata per elevare a 12 anni la durata degli incentivi” per l’impianto di Acerra. “Le risorse – secondo quanto si legge nel testo – devono essere finalizzate all’attuazione delle azioni previste dal piano regionale di gestione dei rifiuti per conformarsi alla sentenza della corte di giustizia Ue del 16 luglio del 2015”.

La senatrice del MoVimento 5 Stelle Paola Nugnes, intervistata da Fanpage.it parla di un “atto molto grave” e chiede un cambio di direzione per andare verso un risanamento e non verso un prolungamento della vita dell'impianto. “Noi – spiega la senatrice pentastellata – riteniamo che sia un atto molto grave perché comunque i contributi Cip6 nel resto di Italia non sono più attuali, non sono più un procedimento attuale. La Campania ricevette questo ‘regalo' durante l’emergenza rifiuti, si volevano realizzare cinque impianti. Fortunatamente non sono stati fatti grazie a un miglioramento della raccolta differenziata, tranne che ad Acerra dove, oggi, si hanno 950mila tonnellate perché in seguito allo ‘Sblocca Italia’ si può arrivare al massimo della potenzialità calorifica, diventando così un impianto enorme, tra i più grandi d’Europa”.

I problemi per il territorio sono evidenti, secondo Nugnes: “Sicuramente è un territorio che non avrebbe mai dovuto subire qualcosa di così altamente impattante. In passato avevamo saputo che non si poteva impiantare in quel territorio se non ci fosse stata prima una bonifica che non è stata fatta, ma si è comunque imposto l’impianto”. Tornando nel merito dell’emendamento, la senatrice spiega che “chiede di prorogare di altri 12 anni Cip6 ad Acerra sulla base di impianti non realizzati e quindi vuole concentrare tutti i contributi su un solo impianto”. “Adesso – continua – vogliono addirittura aumentare gli incentivi per altri 12 anni: ci sono anche dei doveri etici e morali a cui dare una risposta. Dobbiamo pensare all’umiliazione che subiscono gli acerrani e in questo momento possiamo dire che siamo tutti acerrani”.

Difficilmente l’emendamento verrà bocciato: “Cercheremo di combattere ma sappiamo che è difficile”, spiega Nugnes tornando a chiedere che partano subito le bonifiche e che si ponga attenzione anche sul problema del controllo dell’impianto. “Vorremmo – argomenta – che partisse il comitato di controllo e che si avesse certezza del controllo, i dati spesso non vengono pubblicati sul sito o comunque lo si fa tardi, c’è un problema con le centraline e poi è necessario porre un limite temporale, non può pagare solo il territorio di Acerra. Bisogna invertire il senso, il percorso del ciclo dei rifiuti, darsi un tempo certo per la chiusura, invece stiamo andando esattamente nella direzione opposta”.

Non si vede nulla – conclude la senatrice del M5s – che vada nella direzione del risanamento, questo è gravissimo. Noi vorremmo vedere oltre alle cose scritte sulla carte anche le azioni concrete” nei confronti dell’impianto di Acerra.

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