Inceneritori, Di Maio: “Sono cose vintage, facciamo la differenziata”

Luigi Di Maio non arretra sulla sua posizione, e dice no agli inceneritori. Il vicepremier pentastellato e ministro del lavoro, oggi in Campania, è tornato a parlare della proposta di Matteo Salvini, che pochi giorni fa proprio da Napoli aveva parlato della necessità di avere un impianto per ogni provincia. "Parlare di inceneritori oggi", ha commentato però Di Maio, che aveva già rimandato al mittente la proposta nei giorni scorsi, "è come parlare dalla cabina telefonica con il telefono a gettoni".
Da Pomigliano d'Arco, prima tappa della sua agenda di impegni in Campania, il vicepremier ha poi aggiunto: "Qualcuno può essere ancora affascinato dal vintage, ma sempre vintage rimane". E lancia la sua ricetta per la Campania, sulla quale sembra riaffacciarsi l'emergenza rifiuti: "Dobbiamo investire sulla differenziata", ha spiegato, aggiungendo che così facendo "si creano più posti di lavoro". Quest'oggi il vicepremier, che in mattinata aveva già incontrato disoccupati e licenziati Fca, chiuderà la propria agenda campana con la firma di un protocollo d'intesa a Caserta proprio per contrastare la cosiddetta "terra dei fuochi", ed al quale apporranno le proprie firme altri sette ministri ed il presidente del consiglio Conte. "E' il primo atto per cominciare a spegnare i fuochi, un tema che conosciamo bene. Per questo abbiamo nominato Sergio Costa", ha aggiunto ancora Di Maio, parlando della scelta di Costa come ministro dell'ambiente, "perché sappiamo che si combatte una battaglia senza quartiere".