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Inchiesta Cpl Concordia, nelle carte spunta Del Gaizo, il capo di gabinetto di Caldoro

Il capo di gabinetto del presidente della Regione non è indagato. Spunta in un colloquio intercettato sul cellulare di Francesco Simone, l’uomo dei fondi neri di Cpl Concordia, in carcere per le tangenti della coop rossa sulla metanizzazione di Ischia.
A cura di Vincenzo Iurillo
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Francesco Simone, l’uomo dei fondi neri di Cpl Concordia, in carcere per le tangenti della coop rossa sulla metanizzazione di Ischia, era in contatto con uno degli uomini più vicini al Governatore della Campania Stefano Caldoro. Nelle carte allegate all’inchiesta dei pm di Napoli Henry John Woodcock (nella foto), Celeste Carrano e Giuseppina Loreto, i carabinieri del Noe ricostruiscono la “rete relazionale” di Simone, il lobbista pentito che sta raccontando ai pm di Napoli i segreti di una nuova Tangentopoli, e ne segnalano una telefonata in cui fa cenno al capo di Gabinetto di Caldoro, Danilo Del Gaizo. La figura di Del Gaizo esce fuori a una richiesta dell’interlocutore che vuole “un referente in Regione Campania”. L’intercettazione è inserita in un’informativa che definisce Simone, ex capo delle relazioni istituzionali di Cpl, “un personaggio ben inserito nel tessuto socio-politico romano e non solo, ma che vanta altresì conoscenza a livello istituzionale anche in altre regioni d'Italia, con particolare riferimento alla Regione Campania”. In altre intercettazioni, Simone parla con Giuseppe Incarnato, un professionista indagato in un’altra inchiesta con l’ex sottosegretario Psi Geppino Demitry, il figlio Antonio Demitry e l’ex senatore Udeur Tommaso Barbato. Incarnato, i due Demitry e Barbato sono accusati di voto di scambio in favore di 3L, la lista messa in piedi dall’ex ministro Giulio Tremonti alle ultime politiche. Secondo i pm, Simone (non indagato in questo filone) ha tessuto le sue trame per favorire Incarnato in una gara relativa alla nomina di un consulente per la Regione Campania per i contratti derivati (swap) sottoscritti nel 2003 e nel 2006.

Referente in Regione Campania cercasi: le intercettazioni

Il nome di Del Gaizo – che non è indagato né accusato di alcunché – fa capolino in un colloquio intercettato sul cellulare di Simone alle 21.05 del 9 aprile 2013. Simone riceve una telefonata da un tale Andrea, non meglio identificato. “Andrea – riassumono gli uomini del Noe agli ordini del tenente colonnello Sergio De Caprio – dice a Simone che gli ha mandato una email sulla Cpl. Spiega che il Comune (non indica quale) ha inviato la richiesta di finanziamento alla Regione Campania la quale dovrebbe rispondere con il decreto di finanziamento. Dopo il Comune emetterà il Sal (Stato Avanzamento Lavori, ndr)”. Scrivono i Noe: “Simone risponde che oggi ha parlato di lui (Andrea) con il fondo Wave che fa grosse operazioni anche in Campania e nel Comune di Napoli anche di cose spinose”. Wave è una finanziaria di Roma specializzata nel recupero crediti. Grazie all’intermediazione di Simone e di un ex assessore di Formigoni, Massimo Buscemi, nel 2014 un dirigente di Wave, Alessandro Clementi, ha incontrato il presidente di Gori, l’ex deputato Pdl Amedeo Laboccetta. Lo scopo: avviare una trattativa sulla cessione dei 170 milioni di euro di crediti che l’azienda idrica campana (51% pubblica tramite l’Ato 3, 49% privata tramite la multi utility dell’energia e dell’acqua di Roma, Acea) vanta nei confronti di enti pubblici, utenti privati e aziende. L’incontro è avvenuto il 16 aprile 2014 all’Hotel Bernini di Roma. Con la presenza anche di Simone e Buscemi. Laboccetta è diventato presidente di Gori solo tre mesi prima, designato da un Cda dove un ruolo determinante lo ha avuto il commissario dell’Ato 3 Carlo Sarro, parlamentare di Forza Italia.

La telefonata tra Andrea e Simone si conclude così: “Andrea gli chiede un referente alla Regione Campania così potrà scendere. Simone riferisce che domani non può ma se ne occuperà giovedì mattina visto che il capo di gabinetto (Danilo Del Gaizo) sarà a Roma. Andrea attende di avere notizie in merito”. In mattinata, Simone si era sentito con Incarnato. I due si scambiano notizie interessanti. La sintesi: “Simone gli dice che domani sarà a Perugia per incontrare l’ambasciatore del Kazakistan. Incarnato dice che oggi sarà a Napoli per fare una consulenza al Comune per i bond”. Già nei mesi precedenti Incarnato manifesta interesse sulle finanze del Comune di Napoli. In una telefonata del 22 dicembre 2012 Incarnato dice di un tale F. M. che “cercava di incontrare De Magistris per l’operazione da un miliardo prima di Natale e poi si sarebbero incontrati nei giorni successivi tra il 28 e il 31”.

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