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Incidente ad Acerra, il pirata della strada alla guida dopo uno spinello

Raffaele Iazzetta, il 46enne alla guida della Ford Focus che lo scorso 15 luglio ha investito un tir provocando la morte di due donne e ferendo gravemente due bambine di 8 e 12 anni sulla A 23 in direzione Acerra è risultato positivo al test tossicologico. Nel sangue dell’uomo, tracce di sostanze cannabinoidi.
A cura di An. Mar.
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La Procura di Napoli ha aperto un'indagine per omicidio colposo a carico di Raffaele Iazzetta, il 46enne che nel pomeriggio del 15 agosto ha impattato contro un tir provocando la morte di Raffaella Ciardiello, la madre 65enne e della moglie 44enne, Antonella Renga, deceduta poco dopo l'arrivo in ospedale. Nell'incidente, avvenuto sulla A 23, all'altezza di Acerra, sono rimaste gravemente ferite anche le due figliolette del 46enne. Le bambine, di 8 e 12 anni, si trovano ora ricoverate in prognosi riservata all'ospedale Santobono Pausilipon di Napoli.

La tragedia è avvenuta nel primo pomeriggio di sabato 15 agosto. Sulle strade semideserte del  Napoletano, il giorno di Ferragosto viaggia La Ford Focus di Iazzetta, proveniente Maddaloni e diretta ad Acerra. A bordo c'è l'intera famiglia. Come rilevato dalla ricostruzione successiva all'impatto grazie alle tracce lasciate dagli pneumatici sull'asfalto, l'auto procede a velocità sostenuta, ma la folle corsa finisce per arrestarsi fatalmente a un incrocio. Iazzetta non si ferma allo stop e finisce per investire un autoarticolato. Il 46enne perde il controllo dell'auto che comincia a ruotare su stessa. Sul colpo muore la 65enne madre del 46enne, per la moglie, trasporta in condizioni disperate in ospedale, non ci sarà nulla da fare. Sul 46enne, uscito miracolosamente illeso dalla Focus, grava ora una denuncia a piede libero per omicidio colposo.

Sul caso indaga la polizia municipale del comune di Acerra coordinata dalla Procura della Repubblica di Nola, guidata da Paolo Mancuso. Ad aggravare la posizione dell'uomo, l'esito positivo del test tossicologico che ha rilevato tracce di sostanze cannabinoidi nel sangue. Tanto basta a compromettere la sua posizione, sebbene il test alcolemico abbia invece dato esito negativo. Il caso, dopo il clamore suscitato dall'incidente sulla Tangenziale di Napoli, avvenuto lo scorso 25 luglio, riaccende i riflettori sulla sicurezza sulle strade.

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