Incidente in Tangenziale confermata l’accusa per Nello Mormile: duplice omicidio aggravato

Ieri mattina la Procura ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini per duplice omicidio volontario aggravato a carico di Nello Mormile, il 29enne che lo scorso 25 luglio imboccò contromano la Tangenziale di Napoli provocando la morte di due persone. Sono queste le conclusioni della indagini coordinate dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, condotte dal pm Salvatore Prisco. Quella terribile notte, il dj Mormile effettuò consapevolmente la manovra di inversione a U sulla Tangenziale, nel tratto che collega Agnano a Fuorigrotta. Come mostrano i filmati delle telecamere di sicurezza, le auto lampeggiarono, lo evitarono, ma il 29enne appariva determinato, tanto che compì un altro gesto ritenuto sospetto: quello di spegnere i fari.

Circostanze che secondo la Procura testimoniano l'intenzione di nuocere, con l'aggravante di aver agito in stato di ebbrezza uccidendo la fidanzata 22enne Livia Barbato che era in auto assieme a lui, seduta sul sedile posteriore e Aniello Miranda, il 48enne agente di commercio che proveniva dalla direzione opposta, nella corsia di sorpasso. Nel corso di questi mesi Mormile è stato sottoposto ad un solo interrogatorio che non è valso però a chiarire la vicenda. Le indagini hanno sondato anche i rapporti di coppia tra il 20enne Nello e la giovane fidanzata per decifrare le circostanze in cui è maturato il folle gesto. Sotto la lente degli inquirenti gli ultimi messaggi e telefonate della coppia e un flirt che il 29enne ha avuto poco prima della tragedia con una giovane. Tra le ipotesi della Procura non si esclude quella di un'operazione suicida-omicida.