Incidente in Tangenziale, i testimoni: “Mormile non temeva lo scontro”
All'indomani del tragico incidente sulla Tangenziale di Napoli gli inquirenti avevano attivato le ricerche degli automobilisti che la sera del 25 luglio scorso incrociarono l'auto del dj Nello Mormile nella sua folle corsa contro mano, Identificati tramite le immagini delle telecamere che hanno immortalato le targhe delle loro auto, sei automobilisti hanno riferito ieri in Procura di quella terribile notte. "Assurdo e pericoloso" hanno definito i sei testimoni quel tragitto di 4 chilometri percorso dopo l'inversione a U dal dj, sul tratto che collega Agnano a Fuorigrotta.
Incidente in Tangenziale: il racconto dei testimoni
Per miracolo le auto hanno scansato il veicolo in cui Mormile viaggiava con Livia Barbato, vittima dello scontro fatale insieme ad Aniello Miranda, l'agente di commercio rimasto ucciso nell'impatto con la Renault Clio dei due fidanzati. I sei automobilisti sono stati convocati ieri come persone informate dei fatti nelle indagini per omicidio volontario che vedono indagato il 29enne di Pozzuoli e hanno descritto i particolari dell'incontro con l'auto del giovane. Obiettivo degli inquirenti è ricostruire la dinamica dell'incidente e stabilire se Mormile effettuò lucidamente la manovra mortale (il test alcolemico cui fu sottoposto ha rilevato livelli di alcol superiori al limite consentito).
Increduli e atterriti nel vedersi comparire sulla corsia a senso unico un'auto proveniente dalla direzione contraria, gli automobilisti hanno raccontato di aver lampeggiato per segnalare l’infrazione, ma soprattuto per indicare la propria presenza ed essere così evitati. Alcuni hanno suonato il clacson. Mormile – hanno riferito – procedeva dritto come se non avesse timore di uno scontro, come se fosse consapevole di trovarsi in senso opposto. Testimonianze preziose anche alla luce delle lacune nelle dichiarazioni rese ai pm da Nello Mormile, che afferma di non ricordare quanto accaduto quella notte perché annebbiato dall'alcol.