Incidente in Tangenziale, il soccorritore: “Mormile mi disse: pensa alla mia ragazza”
Saranno i risultati dei test tossicologici a chiarire se la notte dello spaventoso incidente avvenuto in Tangenziale a Napoli Aniello Mormile fosse alterato dall'alcol o da sostanze stupefacenti, ma non poco peso avrà, in questo senso, anche la testimonianza di Salvatore Raglione, l'uomo che per primo si è fermato sul luogo della tragedia per prestare aiuto a Livia Barbato e Aniello Miranda, le due vittime e allo stesso Mormile. La prima, la fidanzata 22 enne del dj alla guida della Renault Clio che ha imboccato l'autostrada contromano; il secondo, l'automobilista investito con la sua Fiat Panda sulla corsia di sorpasso. In una intervista al Corriere del Mezzogiorno, Raglione squarcia il buio in cui sono offuscati quei tragici momenti: "Il ragazzo alla guida della Clio era perfettamente lucido e cosciente – sottolinea – altro che ubriaco".
"Ho visto che il conducente della Clio allungava un braccio – racconta ripercorrendo le immagini di quella notte, sulla Tangenziale dal Vomero verso Pozzuoli – "Ho preso una bottiglia d’acqua, mi sono avvicinato e gli ho chiesto come stesse". È stato allora che il soccoritore ha potuto vedere in volto il 29enne che è apparso "lucidissimo, cosciente e in discrete condizioni". "Io sto bene, pensa alla mia ragazza dietro" avrebbe detto a Raglione. Intanto – racconta il soccorritore e unico testimone – Livia era dietro, sule sedile posteriore. "Ho pensato: o stava dormendo o si era rifugiata sul sedile posteriore perché aveva paura" – continua – "Gemeva e si vedeva che era molto grave". Aniello Miranda, invece, l'automobilista dell'altra auto coinvolta nell'impatto, era già deceduto. "Una brutta, bruttissima scena". Commenta. Dopo poco sono arrivati i soccorsi e per Raglione, sfiorato a sua volta dalle auto in corsa su quella strada diventata spettrale, l'incubo è finito. La sua testimonianza verrà confrontata con quella dello stesso Mormile, unico superstite attualemente piantonato nel suo letto all'ospedale San Paolo di Napoli, dove stato ricoverato venerdì notte.