Incredibile scoperta a Caserta: identificata la casa in cui visse e morì Luigi Vanvitelli

Una sensazionale scoperta quella effettuata a Caserta: a più o meno 400 anni dalla sua dipartita, è stata individuata la casa in cui visse e morì il famosissimo architetto Luigi Vanvitelli, che proprio a Caserta ha regalato al mondo la nota reggia, il palazzo reale borbonico patrimonio dell'umanità dell'Unesco dal 1997. La giunta comunale di Caserta, durante una recente riunione, ha approvato la delibera presentata da due assessori con la quale si rende noto che la casa in cui visse e morì il famoso architetto è ubicata in quella che oggi è via Alessio Simmaco Mazzocchi, in un edificio contiguo alla chiesa di Sant'Elena della Santella.
"L'amministrazione ha l'esigenza culturale di fissare i luoghi della memoria nel rispetto dei valori condivisi dalla comunità cittadina e degli eventi storici più significativi che l'hanno caratterizzata. Con questa decisione, confortata e ispirata dall'illustre relazione della Società Storia Patria di Terra di Lavoro, la Giunta interviene su una questione che non poche aspettative aveva generato nell'intera comunità" ha detto il sindaco di Caserta Carlo Marino. Dall'assessorato rendono invece noto che, a breve, sarà posizionata una targa/lapide per commemorare l'abitazione nella quale Vanvitelli visse a Caserta a partire dal 1755 e nella quale morì il primo maggio del 1773. Al noto architetto è dedicata l'Università della Campania Luigi Vanvitelli, che ha sede principale proprio a Caserta.