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Incubo stese, Don Merola lancia la mobilitazione per Forcella: “Combattiamo l’omertà”

Il parroco anticamorra ha promosso una manifestazione per martedì 11 settembre alle 17, nei pressi della Chiesa di piazza Crocelle ai Mannesi, dove si tennero nel 2004 i funerali di Annalisa Durante, la giovanissima uccisa proprio perché usata come “scudo” durante un agguato di camorra. All’iniziativa hanno già aderito Francesco Emilio Borrelli, Marialuisa Iavarone e Gianfranco Gallo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Don Luigi Merola.
Don Luigi Merola.

L'incubo stese sta diventando ormai una vera e propria epidemia a Napoli. E così Don Luigi Merola lancia una mobilitazione, per sensibilizzare l'opinione pubblica ad infrangere il muro d'omertà che, troppo spesso, accompagna questo fenomeno dilagante. Alla mobilitazione si sono uniti anche Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, nonché l'attore Gianfranco Gallo e la professoressa MariaLuisa Iavarone, la madre del giovane Arturo, il diciassettenne aggredito su via Foria a dicembre dello scorso anno.

"Non possiamo sempre chiedere agli altri di cambiare le cose", ha spiegato Don Luigi Merola, "perché, soprattutto contro la camorra, serve l'impegno di tutte le persone perbene che non devono sempre voltarsi dall’altra parte, ma diventare parte attiva collaborando con le forze dell'ordine e facendo sentire e vedere che si vuole combattere quel clima di omertà che favorisce i clan". L'intervento del parroco anticamorra è avvenuto su Radio Marte.

Il parrocco ha così lanciato una manifestazione per martedì 11 settembre alle 17, nei pressi della Chiesa di piazza Crocelle ai Mannesi, dove si tennero nel 2004 i funerali di Annalisa Durante, la giovanissima uccisa proprio perché usata come "scudo" durante un agguato di camorra. "Vogliamo vedere quante persone sono pronte a dimostrare che sono stanche delle stese", ha aggiunto Borrelli, che ha già dato il suo sostegno assieme alla Iavarone ed all'attore Gianfranco Gallo che, su Facebook, aveva polemizzato chiedendo per quali motivi i napoletani non chiedessero al ministro Salvini interventi forti e risolutivi contro la camorra, invece di chiedere solo azioni contro i migranti.

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