Infermiera violentata, l’assessore Menna: ‘Ferita dal comportamento di chi non è intervenuto’
Dopo il racconto di Francesca (nome di fantasia), l'infermiera che è stata violentata in un parcheggio di Napoli mentre aspettava un autobus, le reazioni non si sono fatte attendere. Oltre alla rabbia ed indignazione sui social, anche il mondo della politica napoletana è intervenuto sulla vicenda. In primis Francesca Menna, assessore all'Assessore alle pari opportunità, libertà civili e alla salute del Comune di Napoli, che ha espresso tutta la sua indignazione per la vicenda e allo stesso tempo "testimoniare la vicinanza emotiva e la solidarietà mia e di tutta la giunta" alla donna vittima dello stupro avvenuto domenica scorsa.
"Ignobile che ancora oggi si debbano leggere notizie del genere", ha spiegato l'assessore Menna, che poi sottolinea come la vicenda faccia emergere altre domande: "Dove erano i vigilanti che avrebbero potuto accorgersi di quello che stava succedendo? Chi è quella donna che pur vedendo cosa stava accadendo non si è fermata? Bisogna anche chiedersi come mai attorno ad episodi come questi, molte, troppe volte si riscontrano episodi di ignavia e codardia", ha spiegato, aggiungendo che in qualità di assessore alle Pari Opportunità, "mi ferisce davvero profondamente il comportamento di chi pur vedendo cosa stava accadendo non ha sentito l'impulso di correre in aiuto, o quanto meno telefonare alle forze dell’ordine".
Il riferimento è quello ad una donna che, come spiegato dall'infermiera, pur essendo sul posto e ascoltando le grida e le richieste d'aiuto della donna, si è allontanata senza fare altro. "Una donna sa, perché tutte le donne lo sanno, cosa significa il pericolo", ha proseguito la Menna, "Confido nella giustizia, perché è un alleato importante, per restituire a questa donna la dignità che merita mentre le auguro con tutto il cuore di riprendersi, di darsi il tempo necessario per ricucire lo strappo immenso che l'è stato fatto, ma di confidare anche", concluse l'assessore di Palazzo San Giacomo, "nell'enorme forza che noi donne ci portiamo dentro, quella forza per la quale, nonostante tutto non siamo mai veramente sconfitte".