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Camorra: informazioni riservate ai clan Nuvoletta e Polverino: arrestati 2 carabinieri

Mazzette in cambio di informazioni a uomini dei clan Nuvoletta, Orlando e Polverino di Marano: in manette due carabinieri infedeli e tre noti pregiudicati dell’area a Nord di Napoli.
A cura di Va.Re.
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Soldi in cambio d'informazioni riservate su indagini e operazioni anti crimine. Il Nucleo Investigativo dei carabinieri di Napoli ha scoperto il sodalizio che univa guardie e ladri. Da una parte pregiudicati considerati legati ai clan Polverino, Nuvoletta e Orlando, attivi soprattutto nell'area nord di Napoli, dall'altra due militari infedeli che intascavano le mazzette senza farsi troppi scrupoli nel fornire informazioni a quella criminalità organizzata che avrebbero invece dovuto combattere. Da servitori dello Stato a servitori della camorra: questa è la pesante accusa che li riguarda.

Così gli stessi carabinieri hanno arrestato i due colleghi, finiti in manette assieme a tre noti pregiudicati. Nei guai anche una persona ritenuta l'intermediario tra gli esponenti dei clan e i due militari coinvolti, raggiunta da un divieto di dimora nel comune di Napoli. Gli arresti sono scattati a seguito di una lunga indagine avviata nel 2015 dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, con il coordinamento della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia partenopea. L'inchiesta ha individuato un gruppo composto da pluripregiudicati dei clan Polverino, Nuvoletta e del gruppo emergente degli Orlando.

Le indagini hanno poi accertato come la cellula avesse intrecciato un militare dell'Arma dei Carabinieri in servizio presso la Tenenza di Marano di Napoli, il quale – come si legge in una nota della Procura-  in cambio di svariati soldi e utilità, forniva informazioni d'ufficio riservate ad uno degli indagati, componente del sodalizio criminale in argomento, anche mediante illeciti accessi alla Banca dati. Coinvolti anche altri due carabinieri. I militari – spiega la Procura – avevano negoziato con gli interlocutori dei clan criminali il trasferimento  – per il quale questi ultimi avrebbero intercesso presso gli uffici dell'Arma di locali e di Roma – al Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, competente per le indagini di criminalità organizzata anche sull'area di Marano di Napoli.

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