Inseguimento tra guardie e ladri a Monte di Procida: in due finiscono all’ospedale
Un vero e proprio inseguimento tra guardie e ladri come in un film. Ma il finale è stato amaro per i suoi protagonisti: due dei ladri sono infatti finiti in ospedale, uno con una tibia rotta ed un altro con un piede fratturato, mentre uno dei carabinieri ha riportato una contusione ad una mano, fortunatamente giudicata non grave dai medici che lo hanno poi visitato.
Tutto è nato dopo la segnalazione al 112 di un'Alfa Romeo modello Giulietta considerata sospetta. I militari dell'arma della stazione di Pozzuoli, giunti sul posto della segnalazione, hanno intimato l'alt alla vettura, ma i quattro a bordo non solo non si sono fermati, ma sono addirittura scappati via. A quel punto, ne è nato un vero e proprio inseguimento, ma dopo tre chilometri l'automobile con a bordo i quattro malviventi si è infilata in un vicolo cieco. A quel punto, la fuga è proseguita a piedi nelle campagne di Monte di Procida.
Ma uno dei quattro, saltato dal solaio di un rudere alto tre metri, si è fratturato la tibia, finendo così la sua corsa. Un secondo malvivente, invece, ha riportato la frattura del piede destro. Fermati gli altri due che erano a bordo dell'automobile inseguita: nella colluttazione con i carabinieri, uno di questi lo ha ferito in maniera lieve alla mano, provocandogli una contusione ad alcune dita dell'arto destro. I due malviventi feriti sono stati portati quindi in ospedale: per il primo è scattato il ricovero presso l'ospedale di Pozzuoli, mentre per il secondo, dopo le medicazioni di rito, sono scattate le dimissioni, con trenta giorni di prognosi.
A bordo della vettura, invece, i militari dell'arma hanno ritrovato due ciondoli d'oro di dubbia provenienza, un martello, un piede di porco, tre cacciaviti, guanti e cappellini. Inoltre, i carabinieri hanno scoperto che alla vettura stessa erano state apposte targhe rubate poco prima ad una ragazza di ventotto anni di Bacoli. A quel punto i quattro sono stati arrestati con le accuse di violenza, resistenza e lesioni ad un pubblico ufficiale, nonché segnalati all'autorità giudiziaria per ricettazione, riciclaggio e possesso di grimaldelli. I quattro, risultati essere tutti cittadini di origine serba, tre dei quali già noti alle forze dell'ordine, sono quindi in attesa del giudizio con rito direttissimo.