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Insulti a Koulibaly, a Secondigliano si spiega ai baby calciatori cos’è il razzismo e quanto faccia schifo

In seguito agli insulti razzisti di cui è stato vittima, durante la partita tra Inter e Napoli, il difensore senegalese azzurro Kalidou Koulibaly, la Cantera Secondigliano, scuola calcio del quartiere delle periferia settentrionale di Napoli, ha deciso di dedicare 15 minuti prima di ogni allenamento ad educare i bimbi al rispetto dell’altro e a spiegare loro cosa sia il razzismo e quanto faccia schifo.
A cura di Valerio Papadia
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NAPOLI – Educare i bambini al rispetto verso il prossimo, al razzismo e a quanto faccia schifo. In seguito agli insulti razzisti di cui è stato vittima ieri, durante il match tra Inter e Napoli, il difensore azzurro, il senegalese Kalidou Koulibaly, ecco che da Secondigliano, quartiere delle periferia settentrionale di Napoli, troppe volte indicato come luogo di emarginazione e degrado sociale, arriva una iniziativa rivolta proprio ai più piccoli per insegnargli i valori sani dello sport. La Cantera Secondigliano, scuola calcio del quartiere, ha deciso di dedicare i 15 minuti prima degli allenamenti di oggi e di domani a spiegare ai baby calciatori cos'è il razzismo e quanto faccia schifo.

"In seguito agli spiacevoli eventi capitati durante la gara Inter-Napoli di ieri – si legge sulla pagina Facebook della Cantera Secondigliano – consapevoli del fatto che tantissimi bambini abbiano assistito alla gara in televisione, i primi 15 minuti di allenamento di ogni categoria nelle giornate di oggi e di domani saranno riservati a spiegare ai nostri canterani che cos'è il razzismo e quanto faccia schifo. Grazie".

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