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Insulti volgari su Facebook a una pittrice della provincia di Napoli: denunciate 12 persone

Dodici persone, uomini e donne residenti in tutta Italia, sono state denunciate per diffamazione per aver insultato, via Facebook, una giovane pittrice della provincia di Napoli. L’artista, dopo una sua esclusione da un concorso, aveva ricevuto decine di insulti volgari sul social network. Dopo la sua denuncia i carabinieri di Frigento (Avellino) sono riusciti a identificare e denunciare i responsabili.
A cura di Francesco Loiacono
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Uno dei carabinieri impegnato nelle indagini
Uno dei carabinieri impegnato nelle indagini

Facebook non è uno spazio senza regole in cui si può fare ciò che si vuole. Lo hanno ribadito i carabinieri a 12 persone, residenti in tutta Italia e di età compresa tra i 24 e i 60 anni, che dovranno rispondere del reato di diffamazione. I dodici, tra cui due donne, secondo le indagini dei carabinieri di Frigento (Avellino), negli scorsi mesi avrebbero insultato, in maniera pesante e volgare, una giovane pittrice della provincia di Napoli. L'unica "colpa" dell'artista, a quanto pare, era stata la sua esclusione da un concorso pittorico che si era svolto a Pescara a maggio. L'opera della pittrice non era stata stata giudicata idonea dalla giuria. Sembrava essere finita lì, ma una decina dei cosiddetti "leoni da tastiera" ha pensato bene di dire la propria alla pittrice, ricoprendola di insulti via Facebook, la maggior parte dei quali consistenti in consigli volgari su come avrebbe dovuto agire per superare quel concorso.

La giovane artista insultata ha deciso di presentare denuncia ai carabinieri. Dopo lunghe indagini sugli indirizzi Ip, i carabinieri della stazione di Frigento sono riusciti a identificare tutti gli autori degli insulti, nel frattempo rimossi da Facebook, denunciandoli per diffamazione. Adesso dovranno rispondere del loro comportamento davanti a un giudice. Si spera che l'episodio possa essere un monito per tutti gli utilizzatori dei social, ingiustamente ritenuti spazi dove ognuno può dire ciò che gli pare senza correre rischi: non è così e sempre più spesso le forze dell’ordine riescono a identificare e denunciare chi sgarra.

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