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“Io, musicista di strada, cacciato dal Lungomare con mille euro di multa”

La storia di Pierpaolo Iermano, musicista di strada napoletano, a cui i vigili urbani hanno comminato una sanzione di mille euro soltanto perché stava suonando sul Lungomare di Napoli: il musicista non avrebbe presentato la certificazione di impatto acustico che però, da regolamento comunale per gli artisti di strada, non è richiesta a chi svolge tale attività. Se non si può portare nemmeno un po’ di musica, il Lungomare è stato “liberato” – come lo definisce sempre il sindaco de Magistris – a quale scopo?
A cura di Valerio Papadia
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Pierpaolo Iermano (foto: Facebook)
Pierpaolo Iermano (foto: Facebook)

Stava suonando sul Lungomare di Napoli, come fa spesso, una volta a settimana, quando ha visto avvicinarsi due agenti della Polizia Municipale che, dopo avergli chiesto di allontanarsi, gli hanno comminato una sanzione pecuniaria di mille euro. Ma procediamo con ordine: la storia di Pierpaolo Iermano, artista e musicista di strada napoletano, con il quale abbiamo scambiato qualche parola, comincia un paio di settimane fa. Come ci racconta Pierpaolo, come ogni venerdì sera stava suonando sul Lungomare, di fronte un noto ristorante, quando vede avvicinarsi i camerieri dello stesso che gli chiedono di allontanarsi. "Non mi spiego il motivo, dal momento che spesso i commensali mi applaudono dai tavoli, e addirittura si alzano per porgermi qualche offerta" racconta Ierman, che prosegue "Due anni fa ho subito una operazione alle corde vocali e sono costretto ad esibirmi con un piccolo amplificatore da 100 watt, il cui volume tengo al minimo".

La sanzione comminata al musicista (foto: Facebook/Pierpaolo Iermano)
La sanzione comminata al musicista (foto: Facebook/Pierpaolo Iermano)

La storia si ripete la settimana successiva: questa volta, al posto dei camerieri però, ci sono due agenti della Polizia Municipale. "Mi dicono che lì non posso suonare" ci dice Pierpaolo. Il musicista e gli agenti allora cominciano a discutere: "Raggiungiamo una sorta di accordo" spiega "Mi dicono che, magari, posso suonare lì per un'oretta e poi spostarmi altrove". Dopo qualche chiacchiera i due agenti si congedano e Pierpaolo riprende la sua esibizione. La sera successiva, però, i vigili, gli stessi, non sono così clementi: dopo la rinnovata richiesta di sospendere l'esibizione e di spostarsi, al rifiuto di Pierpaolo, che voleva comprendere le ragioni della richiesta, gli agenti della Municipale fanno scattare penna e blocchetto per le multe; il verbale è salatissimo, mille euro. "La cosa che mi ha meravigliato di più è stata la motivazione. Se mi avessero multato per il volume dell'amplificatore, che comunque tengo bassissimo, avrei anche capito. Ma la multa è arrivata per la mancata esibizione della certificazione di impatto acustico che, da regolamento comunale, non è richiesta agli artisti di strada" ci racconta, incredulo, il musicista. "Davo fastidio a qualcuno. Secondo me è stato un pretesto per farmi smettere di suonare" aggiunge Pierpaolo, che annuncia un ricorso per contestare la multa.

Pierpaolo chiude poi con una considerazione che, a prescindere da quanto gli è successo, fa riflettere: "Perché non ci sono mai artisti di strada sul Lungomare? Una zona pedonale, ampia, un teatro naturale con il Castel dell'Ovo, il Golfo e il Vesuvio alle spalle, che non viene sfruttata, se non a vantaggio dei tanti esercizi commerciali che si sono". E in effetti, Pierpaolo non ha tutti i torti. Il Lungomare di Napoli è stato "liberato", come ripete da sempre il sindaco de Magistris, a che scopo, a vantaggio di chi e che cosa, se poi non lo si può abbellire, adornare, se non si possono intrattenete le centinaia di persone che lo affollano ogni giorno nemmeno con un po' di musica e di arte?

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Sono giornalista dal 2010. A Fanpage.it dall'agosto del 2016, scrivo per l'area Napoli, per la quale mi occupo del desk.
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