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Ipermercato “fantasma” a Ponticelli: tonnellate di cibo rischiano di essere buttate

All’ipermercato Auchan di Ponticelli, zona Est di Napoli, il tempo sembra essersi fermato dopo una durissima fase di crisi aziendale: i lavoratori, licenziati oltre due mesi fa, non consentono a nessuno di avvicinarsi agli scaffali. Intanto, generi di prima necessità scadono e dovranno essere gettati via nonostante possano essere donati ai più bisognosi. La Uil: “Finora dall’azienda proposte irricevibili”.
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L'ipermercato Auchan chiuso (foto Fanpage.it)
L'ipermercato Auchan chiuso (foto Fanpage.it)

 Decine di tonnellate di generi alimentari di ogni tipo restano stoccate all’interno dell’ipermercato Auchan di Ponticelli, chiuso da oltre due mesi. Si tratta di beni di consumo che, in molti casi, sono già scaduti o scadranno a breve. Molti beni di prima necessità sono stati già gettati via nelle scorse settimane e molti altri rischiano di finire nei cassonetti a breve, visto che dagli scaffali non sono destinati a muoversi nonostante l’ipermercato abbia i cancelli sbarrati da tempo: ai dipendenti, infatti, è stato negato l’ingresso sul loro posto di lavoro il 3 aprile scorso, subito dopo Pasqua. Rischia di finire la spazzatura cibo di qualsiasi genere, dai surgelati alle bibite, dallo scatolame ai dolciumi. Intanto, l’ipermercato ha un aspetto spettrale: a guardarlo da fuori i cancelli, sembra il set di un film apocalittico dove non c’è più nessuno, ma le strutture sono rimaste intatte. Dall'altra parte, invece, tutto procede come sempre: i negozi della galleria sono aperti regolarmente, come anche i punti ristoro.

I lavoratori sono riuniti in assemblea permanente nel salone della centro commerciale e non consentono a nessuno di entrare nell’ipermercato – spiega Gennaro Strazzullo, segretario generale napoletano della Uiltucs-Uil che sta seguendo da vicino la vertenza. – Non sarebbe ammissibile che altri lavoratori mettano le mani sulle derrate alimentari mentre 138 persone sono state lasciate senza stipendio da oltre due mesi e senza nessun preavviso". Hanno le mani legate sia la dirigenza del centro commerciale, che ha lasciato il nome del gruppo Auchan ed è diventato “Neapolis” proprio negli scorsi giorni, sia quella della sezione italiana dell’azienda francese, che pure avrebbe voluto donare agli indigenti tutto quel cibo, che invece è destinato ad andare perduto. Per non inasprire ancor di più gli animi dei lavoratori, nessuno porterà vie le enormi quantità di merci rimaste abbandonate sugli scaffali dell’ipermercato.

La prossima settimana si terrà un incontro a Roma presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, ma la vertenza si preannuncia molto difficile. I sindacati, infatti, contestano l’avvenuta cessione di un ramo d’azienda da Auchan alla Sole 365 di Castellammare di Stabia, che le subentrerebbe nella gestione dell’ipermercato, in quanto asseriscono che una struttura produttiva di quel tipo non può configurarsi giuridicamente come ramo d’azienda. D’altro canto, la Sole 365 ha già fatto sapere che è disponibile a riassumere 70 lavoratori su 138, proposta ritenuta irricevibile dai lavoratori.

L'ipermercato Auchan chiuso (foto Fanpage.it)
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