Irene ha un cuore nuovo: la bimba di 2 anni di Scampia inizia una nuova vita
Le sue condizioni vacillano ancora e ci vorranno settimane perché si stabilizzino ma Irene, due anni e una grave disfunzione cardiaca, ha finalmente un cuore nuovo. La corsa alle cure, gli appelli, l'emergenza e quella lunghissima attesa che ha consumato i genitori poco più che ventenni, sono finiti. La bimba è stata operata martedì all'ospedale Monaldi di Napoli dopo 150 giorni di attesa. Il grave lutto che ha colpito una famiglia in un'altra regione d'Italia, grazie alla generosità dei donatori, si è trasformato in un nuovo inizio per la piccola. Irene, 24 mesi di cui la maggior parte passati in corsia, è ancora in terapia intensiva, dove è finita tante, troppe volte. La piccola non è ancora fuori pericolo, si temono le conseguenze di un'ischemia cardiaca precedente, ma ora la strada per lei e per i giovanissimi i genitor,i sembra tutta in discesa.
L'appello della mamma e la campagna dei vip su Facebook
Si conclude così una travagliata storia ormai nota alle cronache. Il caso della bimba di Scampia dai grandi occhi blu era finito su tutti i giornali dopo l'appello pubblico lanciato dalla mamma della piccola per chiedere aiuto e sostegno, anche economico, nei mesi trascorsi a Bologna, accanto alla figlia trasportata in cardiochirurgia pediatrica da Napoli in ambulanza. Nel presidio ospedaliero bolognese, la bimba era stata trasferita per ricevere le cure e l'assistenza che a Napoli era diventato praticamente impossibile prestarle per la cronica carenza di personale che affligge i nosocomi campani. Il 16 gennaio, però, la piccola era tornata nuovamente a Napoli, al Monaldi, in arresto cardiaco. In piena emergenza la piccola venne rianimata cominciando lì la lunga attesa del trapianto che intanto si era affacciato all'orizzonte. Mesi e mesi attaccata a una macchina, a un cuore artificiale, in attesa di quello che l'amore e la generosità di una famiglia che vive nel centro dell'Italia le aveva destinato. La piccola, diventata protagonista di appelli e video messaggi, è diventata anche il simbolo della campagna per la donazione degli organi. Per lei si sono spesi attori, cantanti e calciatori famosi: dai protagonisti di Un Posto al Sole, ai comici di Made in Sud, fino all'ex campione del calcio Salvatore Bagni, segnato da una drammatica storia personale. Dopo la felice conclusione della vicenda resta vivo l'appello dell'equipe che si è presa cura della bimba di Scampia affinché si moltiplichino i consensi per la donazione degli organi, per dare una seconda vita ai malati come Irene.